Il triestino “on the road” che spopola sul web

Oltre cinquemila contatti per Lorenzo Gentile diventato noto a suon di video e selfie scattati a Londra
Lorenzo Gentile fotografato da Massimo Silvano
Lorenzo Gentile fotografato da Massimo Silvano

È arrivato in vestito elegante e tuba. Lo stesso, probabilmente, con cui si era intrufolato tra i turisti di Buckingham Palace, a Londra, sperando di vedere la regina. Lui è Lorenzo Gentile, una quarantina d’anni, triestino “patocco” di Borgo San Sergio con un particolare amore per l’Inghilterra e i video “selfie”.

Una passione che, postata regolarmente ogni giorno su facebook, vale al “triestino on the road”, come ama definirsi,più di cinquemila contatti sul suo profilo. Gente che ama condividere, evidentemente, i suoi pensieri sul Paese dove vive da qualche mese, la sua ricerca di lavoro in una realtà che, senza dubbio, offre maggiori opportunità che qui da noi, anche i suoi problemi più spiccioli o la scoperta di personaggi strani che fanno di Londra quel vero calderone multietnico che è.

Molti dei suoi fans si sono fatti vivi l’altra sera in un bar-ristorante di via Ponchielli, grazie all’organizzazione di Mauro Manni, per conoscere direttamente o fare una rimpatriata con Lorenzo, in città per appena 48 ore prima di fare rientro in Gran Bretagna, dove lo attende un lavoro in una fabbrica di Birmingham, trovato anche grazie al suo gran muoversi sul web.

«Oggi se non sai l’inglese non sei nessuno», ha commentato come prima cosa Lorenzo, spinto alla Grande Avventura proprio dalla possibilità di imparare finalmente «una lingua che ti apre le porte del mondo».

Tra un drink e una stretta di mano, si scopre anche il Lorenzo-pensiero, del resto già ben noto a chi segue le sue irresistibili cronache in “triestinaz”. «Mi manca Trieste, è la più bella città del mondo. Per questo mi fa impazzire (non lesinando certo critiche agli amministratori ndr) che sia così abbandonata , quando potrebbe diventare una piccola Singapore!».

Nella nuova impresa in terra d’Albione, racconta ancora Gentile, nonostante il cambiamento di città non perderà di vista gli amici che si è fatto lassù. Ad iniziare dal “tatuatore” , un professionista dei tatuaggi che ha introdotto alla triestinità, facendogli pronunciare frasi strampalate in dialetto o addirittura cantare delle canzoni tipiche, con dei siparietti veramente esilaranti. «La prossima volta, il giorno 19, tornerò a Trieste portandomelo dietro per fargli conoscere la città».

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