Il triestino Aliprandi più vicino a Marte

Superato il terzo test. Lo studente di medicina è rimasto l’unico italiano in lizza per la missione del 2024
Il triestino Pietro Aliprandi candidato ad andare su Marte
Il triestino Pietro Aliprandi candidato ad andare su Marte

Life on Mars. Vita su Marte. Così cantava David Bowie in un celebre pezzo del 1971. Fantascienza? Anche no. Perché da qualche anno, che ci crediate o meno, il pianeta rosso è al centro di un mastodontico progetto che mira a colonizzarlo. E tra i cento aspiranti "marsonauti" rimasti in lizza per staccare un biglietto di sola andata per Marte c'è anche un italiano. È il venticinquenne triestino Pietro Aliprandi, prossimo alla laurea in medicina. «Quando qualche giorno fa ho saputo di aver superato il terzo round di selezioni - racconta - ignoravo di essere l'unico connazionale ancora in gara. Ne sono davvero felice».

Ma procediamo con ordine. Nato nel 2011 ad opera del ricercatore olandese Bas Lansdorp, il progetto Mars One punta a stabilire sul pianeta rosso una colonia umana permanente. A dare il "la" alla missione sarà il lancio di un satellite per le telecomunicazioni nel marzo del 2018; la partenza del primo nucleo di coloni è invece calendarizzata per il 2024.

Marte in primo piano; sullo sfondo, la Terra
Marte in primo piano; sullo sfondo, la Terra

«Ho scoperto Mars One quasi per caso su un blog di scienze e tecnologia - racconta Pietro - ne sono rimasto molto incuriosito e sono corso a visitare il sito internet. Quando ho capito che si trattava di un progetto serio ho deciso di iscrivermi». E ha fatto bene, direbbe qualcuno. Perché tra gli oltre duecentomila candidati iniziali provenienti da ogni parte del mondo, il 25enne triestino ha superato brillantemente le prime tre fasi di scrematura sbaragliando la concorrenza. Ora, tra i cento sopravvissuti, l'organizzazione del progetto dovrà operare un'ulteriore scelta; selezionare il gruppo di "marsonauti" che sarà sottoposto ad un duro addestramento.

Un training che simulerà le condizioni di vita sul pianeta rosso ma non solo. E quest'ultimo step sarà al centro di un reality show, la cui vendita dei diritti servirà a sostenere in parte i costi stellari - parliamo di oltre sei miliardi di dollari - della missione. Alla fine resteranno in 24. Dodici uomini e dodici donne che ogni due anni, a partire dal 2024, raggiungeranno il pianeta rosso a gruppi di quattro. Senza fare ritorno sulla Terra. Perché questo, signori e signore, è un viaggio di sola andata.

«Se mi spaventa qualcosa? - chiede Pietro - sì, credo sia normale. Si tratta pur sempre di un viaggio verso l'ignoto e il rischio che qualcosa possa andare storto non manca. Ma a spingermi a farlo è la curiosità». Sogno o realtà? A voi la scelta. Vi basti sapere che a sostenere il progetto c'è anche il fisico olandese e premio Nobel Gerard 't Hooft. Ma cosa faranno i novelli marziani una volta atterrati sul pianeta? «Inizialmente dovremo occuparci della manutenzione dell'avamposto e dell'espansione - racconta il 25enne - poi ci dedicheremo alla ricerca. Tutta la missione sarà un grande esperimento per l'intera umanità.

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