Il Tribunale chiuderà il 31 marzo

Anticipata di 5 mesi la sospensione dell’attività della sede distaccata di Palmanova

PALMANOVA. L’andirivieni di persone dal Tribunale di Palmanova, già fortemente diminuito negli ultimi anni, durerà ormai ancora soltanto un paio di mesi. Poi i portoni dell’edificio all’angolo tra via Scamozzi e borgo Udine si chiuderanno. «Il decreto legislativo del 7 settembre scorso – spiega l’avvocato Giorgio Caruso che ha seguito l’intera vicenda nei doppi panni di professionista e consigliere comunale - ha stabilito la soppressione delle sezioni distaccate di Palmanova e Cividale, nonché del Tribunale di Tolmezzo, le cui funzioni verranno trasferite al Tribunale di Udine. La data stabilita per questo passaggio è il 13 settembre 2013. Tuttavia il presidente del Tribunale di Udine ha deciso per motivi organizzativi di anticipare tale data per le due sedi distaccate». L’accentramento a Udine della mole di lavoro svolta a Tolmezzo richiederà infatti una serie di interventi logistici e di organizzazione del personale. Da qui la decisione di anticipare al 31 marzo la chiusura delle due sedi distaccate. «Dal primo gennaio – spiega ancora Caruso - le cause civili che rientrerebbero nella competenza per territorio della sezione di Palmanova (i processi penali sono già stati accentrati a Udine nel 2008, assieme a una parte del contenzioso civile) vengono iscritte direttamente a Udine. Lo stesso vale per i procedimenti di esecuzione mobiliare, per i procedimenti di volontaria giurisdizione e per quelli di competenza del giudice tutelare. Le udienze fissate entro il 31 marzo si svolgeranno a Palmanova, poi verranno tenute a Udine». Insomma con il primo aprile il Tribunale chiude definitivamente i battenti. Rimane in sospeso la questione del giudice di pace. La legge prevede che esso possa essere mantenuto anche in sede diversa da quella centrale purché le spese di gestione, compresi i costi del personale (4 le figure necessarie), siano sostenuti dal Comune. Il sindaco di Palmanova aveva lanciato a suo tempo l’ipotesi di un concorso dei vari comuni della zona per il mantenimento nella città stellata di questa figura, ma i tempi di crisi e la scarsità delle risorse disponibili non rendono facile questo progetto.

Monica Del Mondo

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