Il Tram di Opicina riparte a servizio ridotto: il via entro l’anno con due vetture

Confermate le prime carrozze, le altre pronte in primavera. Il sindaco Dipiazza: «Intanto partiamo»

Francesco Codagnone
In via Martiri della Libertà dove in molti parcheggiano l’auto nonostante il divieto Foto Andrea Lasorte
In via Martiri della Libertà dove in molti parcheggiano l’auto nonostante il divieto Foto Andrea Lasorte

«Intanto partiamo con due carrozze, poi andiamo avanti con tutte le altre». Il Tram di Opicina tornerà in servizio «attorno a fine anno», assicura il sindaco Roberto Dipiazza. Ma per la sua corsa inaugurale, la prima in otto anni, il mezzo potrà inizialmente contare di sole due vetture.

UNA RIPARTENZA GRADUALE

I lavori sulla linea tranviaria procedono come concordato con l’Ansfisa, ma prima di rimettere le carrozze bianche e blu in movimento mancano alcuni passaggi fondamentali, inanellati: ottenere e montare i nuovi freni, collaudare le vetture, omologare i binari e rilasciare le patenti per i nuovi tranvieri di Trieste Trasporti.

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Lezioni di scuola guida a bordo del Tram di Opicina Foto Lasorte

Tutte manovre che richiederanno ancora alcune settimane, al massimo dei mesi. Motivo per cui il Comune e l’Agenzia nazionale stanno pianificando un calendario di ripartenze per gradi, così da mantenere fede all’obiettivo annunciato a più riprese. «Le prime due carrozze partiranno a fine dicembre, massimo inizio gennaio, le altre tra febbraio e marzo», dettaglia il sindaco.

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Gli addetti ai lavori all’opera sulla parte alta della linea tranviaria

LE PRESCRIZIONI DI ANSFISA

La tabella di marcia è serrata. Nell’ultima settimana i dirigenti di Ansfisa, Comune e Trieste Trasporti si sono riuniti per fare il punto sui lavori e pianificare le ultime manutenzioni necessarie a ottenere il nulla osta per la ripartenza del mezzo, fermo dall’incidente del 16 agosto 2016. Per il ripristino della linea 2 servono sostanzialmente due tipi di intervento: adeguare le infrastrutture presenti lungo il percorso e sostituire i freni delle carrozze con dei particolari modelli a pattino, progettati e prodotti appositamente per il Tram di Opicina.

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Il tram di Opicina lungo la via tramviaria. Foto Lasorte

BINARI, ROTAIE E SCAMBI

L’ultimo intervento su binari e rotaie è ufficialmente partito la settimana scorsa. I lavori riguardano tutte le infrastrutture della linea: vanno sistemati i dieci deviatoi (scambi) presenti lungo il percorso, gli scalzatori, lo scartamento dei binari e le componenti necessarie per la sopraelevazione delle carrozze, in particolare in corrispondenza delle curve.

Il Comune ha provveduto a ordinare tutte le componentistiche necessarie, per una spesa di 150 mila euro: materiali standard, come chiavarde e piastrini di scartamento, e altri pezzi su misura, in particolare le controrotaie. Tecnici e operai della De Aloe Costruzioni stanno battendo tutti e cinque i chilometri della linea dalla stazione di Opicina fino a piazzetta Dalmazia, con l’obiettivo di terminare queste lavorazioni entro le prossime settimane.

I NUOVI FRENI A PATTINO

Oltre al nulla osta per l’infrastruttura tranviaria, perché le carrozze possano ripartire servirà prima omologare i freni di tutte le vetture. Sostituirli è sena dubbio la voce più complessa tra le lavorazioni prescritte dall’Ansfisa, considerando che il tipo di freno richiesto (un particolare modello a pattino) non era utilizzato dal Tram da molto prima dell’incidente. Freni come quelli non vengono più prodotti, sono pezzi storici, e non si trovano più sul mercato. Progettarli da zero avrebbe allungato i tempi ancora di più.

PRONTA LA PRIMA CARROZZA

Il caso ha voluto che Trieste Trasporti (che si sta occupando del sistema di blocco su incarico del Comune) ne avesse ancora a disposizione alcuni esemplari, dismessi dalla linea 2 più di vent’anni fa e conservati da allora. Il primo paio di freni è stato già montato su una prima vettura, che così risulta a tutti gli effetti pronta al collaudo finale e al ritorno in servizio.

I rimanenti blocchi, disegnati su modello di quelli originali, sono stati commissionati da Trieste Trasporti a una fonderia specializzata. Il preventivo è pari a quasi metà dei 1,2 milioni di euro stanziati nell’ultima variazione di bilancio comunale: la quota rimanente verrà utilizzata in parte per l’acquisto di ulteriore componentistica, in parte come “riserva” per manutenzioni future.

GLI ULTIMI PASSAGGI PER IL NULLA OSTA

Cosa manca adesso? Anzitutto si attende la consegna dei nuovi freni, che dovrebbe avvenire tra fine novembre e inizio dicembre. Poi bisognerà correre: servirà montare i blocchi su tutte le vetture, completare i lavori sui binari, effettuare i collaudi e omologare le patenti per i tranvieri. Improbabile fare tutto questo per fine anno.

La data indicata nell’ultima riunione tra Comune e Ansfisa per il ripristino completo del servizio è stata quindi fissata in primavera. «Indicativamente tra febbraio e marzo», conferma il sindaco Dipiazza.

LE PRIME CORSE PER FINE ANNO

Il primo cittadino resta tuttavia confidente che si possa comunque ripartire, seppure a servizio ridotto, entro fine anno. «Al massimo – afferma – per i primi di gennaio». Per assicurare una corsa inaugurale entro quella data sono del resto sufficienti due carrozze: una di andata da piazza Dalmazia a Opicina, e una di ritorno. Considerando che una vettura, come scritto, è stata già dotata di blocchi (quelli recuperati da Trieste Trasporti), a conti fatti basterà montare i nuovi freni solo su una seconda vettura. I lavori rimanenti verrebbero poi completati nel giro di pochi mesi, ma questo permetterebbe intanto di effettuare i collaudi e partire con le prime corse del Tram di Opicina nel periodo festivo. —

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