Il tour casa-lavoro dei 35mila ciclisti. Fvg al quarto posto per l’uso della bici
TRIESTE Ogni giorno in Friuli Venezia Giulia si muovono in bicicletta 28 mila lavoratori e 7 mila studenti, una popolazione di 35 mila persone sulle due ruote per recarsi in ufficio o in aula. Il dato emerge da “L’A Bi Ci”, il secondo rapporto di Legambiente sull’economia della bici in Italia, realizzato in collaborazione con VeloLove e Grab+. I dati regionali collocano il Fvg al quarto posto per utilizzo di un mezzo che rimane cenerentola, dato che è usato sistematicamente per gli spostamenti solo dal 3,6% dei cittadini, ma che genera un “Prodotto interno bici” di 6,2 miliardi, somma della produzione di veicoli e accessori, delle ciclovalenze e dell’insieme delle «esternalità positive», così le definisce l’associazione ambientalista, tra cui risparmio di carburante, benefit sanitari e riduzione di emissioni nocive. Per un confronto gli oltre 6 miliardi del Pib superano i ricavi dell’export del vino e doppiano il fatturato della Ferrari.
A coprire il tragitto casa-lavoro sono dunque 743 mila italiani, con percentuali elevate nella Provincia di Bolzano (il 13,2%, 8,4% nell’intero Trentino Alto Adige), in Emilia Romagna (7,8%) e in Veneto (7,7%). Al quarto posto c’è il Fvg, con il 5,5%, davanti a Lombardia (4,7%) e Toscana (4,1%). Le altre regioni sono invece distantissime non solo dalla frequenza con cui si ricorre alla bici in Olanda e Danimarca (dove pedala ogni giorno una quota di persone compresa tra un terzo e un quarto della popolazione totale), ma anche dal più abbordabile “modal share” della Ue, attestato all’8%.
Nel focus sulle città, 12 sono quelle che raggiungono performance qualitativamente analoghe ad altre realtà europee. In quattro in particolare, Bolzano, Pesaro, Ferrara e Treviso, più di un quarto degli abitanti pedala per i propri spostamenti quotidiani per motivi di studio, lavoro e svago.
Quarto posto Fvg anche nell’uso della bicicletta tra gli studenti (dall’asilo fino all’università), con una quota del 4%, dietro a Emilia Romagna (9,3%), Veneto (7,3%) e Trentino Alto Adige (6%).
Come già fatto nel precedente rapporto a livello nazionale, Legambiente calcola in questo secondo focus il bonus ambientale delle regioni, vale a dire il valore aggiunto dovuto alla riduzione di gas serra, smog e rumore. Si scopre così che tutti gli abitanti del Veneto, grazie ai “frequent biker”, beneficiano ogni anno di un bonus ambientale e sanitario pro capite pari a 179,5 euro, che diventano 190 euro in Trentino Alto Adige e sfiorano i 200 euro in Emilia Romagna. Questo bonus virtuale è superiore ai 100 euro anche in Fvg, mentre in Lombardia, Toscana, Marche e Piemonte è compreso tra 50 e 100 euro e scende sotto i 15 euro a testa in Campania, Sardegna, Lazio, Sicilia e Calabria. Quanto al Pib, il valore economico prodotto dalle due ruote, si arriva a 977 milioni in Lombardia, si superano gli 800 milioni in Emilia Romagna e Veneto e nel piccolo Fvg si sfiorano comunque i 140 milioni.
Legambiente avverte inoltre che questo patrimonio economico della ciclabilità del territorio è sottostimato perché andrebbe aggiunto il giro d’affari di oltre due miliardi di euro del cicloturismo che, a causa della penuria di informazioni statistiche sul settore, è però impossibile dividere tra i le regioni. Numeri che l’associazione assicura essere in un trend positivo visto che Roma ha inserito nella legge di bilancio le risorse necessarie a realizzare complessivamente 5.690 km di nuovi itinerari per il cicloturismo. Tra i progetti vengono anche citate la Ciclovia Adriatica di 820 chilometri da Lignano Sabbiadoro al Gargano e la Trieste-Lignano-Venezia di 150 chilometri. –
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