Il Teatro Romano di Trieste invaso dall’immondizia
Monumento ridotto a discarica a cielo aperto. La Soprintendenza avvia nuovi servizi di pulizia ma chiama in causa il Comune
Silvano Trieste 2018-03-14 La situazione del Teatro Romano, oggi
TRIESTE Borse cariche di immondizia gettate nell’area verde vicina alla strada, avanzi di cibo, bottiglie, lattine, cartoni di pizze in grandi quantità. E ancora contenitori di plastica, imballaggi, mozziconi di sigarette o interi pacchetti vuoti. Il Teatro Romano, uno dei monumenti più visitati e ammirati del centro storico, è ridotto a una discarica a cielo aperto. Se ne sono accorti i turisti che, sbigottiti, ieri mattina, osservavano la scena. E l’hanno notato pure i triestini, che hanno immortalato il poco edificante spettacolo in una serie di scatti postati poi sui social.
Il caso è rapidamente arrivato anche all’attenzione della Soprintendenza, guidata da Corrado Azzollini, competente per l’area. Palazzo Economo ha annunciato l’avvio di un nuovo servizio di pulizia dalla prossima settimana, precisando però di non avere alcuna responsabilità sulla vicenda e sollecitando il Comune a controllare in modo più attento la zona, meta di bivacchi e raduni di gruppetti di sbandati.
«I rifiuti sono qui ormai da mesi - dicono alcune persone ferme a chiacchierare proprio accanto alla balaustra -. Sicuramente in parte è dovuto alla bora di qualche settimana fa, ma la colpa è prima di tutto di chi si ferma a bere e mangiare a tutte le ore, e getta qualsiasi cosa dentro. I contenitori ci sono, è la maleducazione che regna sovrana. Chi sporca un sito storico andrebbe multato».
Il Teatro Romano è in effetti una delle tappe immancabili per chi visita Trieste. «Il problema della sporcizia in quest’area è percepibile già quando si scende da via Donota - spiega Francesca Pitacco, presidente dell' Associazione guide turistiche del Friuli Venezia Giulia - peccato che la Soprintendenza non pulisca prontamente. Si sa che, se uno vede sporco in una zona, si fa poi meno scrupoli a buttarci magari un’altra carta dentro. Spero si agisca quanto prima perché ormai siamo andiamo verso la stagione piena. Nelle giornate tra il 20 e il 30 marzo abbiamo veramente tantissime prenotazioni».
Pronta la risposta della Soprintendenza. «Dalla prossima settimana - fa sapere l’ufficio stampa - arriverà una nuova ditta, che con cadenza settimanale effettuerà il servizio di pulizia. Ci teniamo comunque a precisare che non dipende da noi, anzi, è una piaga che ci costringe a pagare un servizio per lo smaltimento di ciò che viene raccolto. Visto che non si tratta solo di rifiuti portati dal vento, chiediamo al Comune e in particolare alla Polizia locale che ci siano maggior controlli». Impossibile poi, aggiungono dalla Soprintendenza, prevedere reti o altri recinzioni che limitino l’area.
«Siamo a conoscenza del problema e cerchiamo di effettuare controlli puntuali - risponde a distanza il vicesindaco Pierpaolo Roberti - ma chiediamo anche alla Questura un aiuto in tal senso. Dobbiamo lavorare insieme per contenere il fenomeno. Da parte nostra la Polizia locale ha più volte mandato via gruppi di persone che gettavano rifiuti, che stazionavano lì e sporcavano, ma ci vuole un servizio congiunto per risolvere la situazione». «Parliamo di una zona centrale che anche in passato ha avuto problemi simili, in particolare nella zona verso via Donota - aggiunge l'assessore alla Cultura Giorgio Rossi -. Serve un coordinamento tra diversi soggetti per migliorare la situazione».
Quanto ai turisti, in molti sul web si sono lamentati. «Attorno al teatro - scriveva Mattia da Lissone due settimane fa - pullulano gatti e rifiuti vari sono nascosti sotto i cespugli e le siepi che lo circondano. Un peccato perché il teatro è piccolo ma bello». Su Facebook invece due giorni fa è apparso uno scatto, nel gruppo “Scovazoni de Trieste”, pagina che segnala situazioni legate alla spazzatura in tutta la città. Nell’immagine si vede chiaramente la grande quantità di immondizie, e ha innescato subito tanti commenti indignati, con l’auspicio che l’immagine del teatro possa migliorare al più presto. Non se la passano bene nemmeno le aiuole che delimitano l’area e che, secondo la Soprintendenza sono di competenza del Comune. Alcune sono completamente prive di piante e utilizzate come posacenere o deposito di rifiuti. «Vanno inseriti dei fiori - suggerisce una signora -, che renderebbero tutto più bello e colorato e servirebbero anche a evitare questo schifo. Basta poco per farlo diventare un luogo molto più attrattivo e piacevole da guardare anche per noi che ci passiamo davanti ogni giorno».
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