Il tartufo da 10mila euro non trova un acquirente
POLA. Troppo caro. E il tartufo gigante non trova un acquirente. È successo al Tuberfest, il festival svoltosi nel weekend a Levade, nel cuore del Bosco di San Marco, dove il protagonista indiscusso era proprio l’esemplare extralarge di 526 grammi. Ma per portarselo a casa il noto tartufaio Giancarlo Zigante chiedeva nientemeno che 10.000 euro, un prezzo evidentemente proibitivo per i visitatori, tanto che il tartufo gigante finirà assai probabilmente nella cucina del suo ristorante o nel suo reparto di lavorazione a Castelvenere. Il Tuberfest, però, ha registrato una buona vendita dei tartufi più... piccoli: quelli di prima classe sono stati ceduti a 2.000 euro il chilogrammo, quelli di seconda classe a 1.350 e di terza classe a 1.000.
Zigante, sempre nel weekend, ha fatto gli straordinari e si è presentato anche al Festival del terrano e del tartufo nella vicina Montona portando un tartufo di 501 grammi. Pensava di avere la vittoria in tasca ma un illustre sconosciuto, Marko Puh dell’azienda Natura Tartufi, gliel’ha soffiata con un esemplare di ben 823 grammi. La sfida del terrano ha visto invece contendersi il titolo una trentina di “campioni”: a farcela, alla fine, il giovane Nikola Benvenuti. Sul podio anche le cantine Tomaz e Fakin. Ricca l’offerta gastronomica: un connubio tra tradizione e modernità. Tre chef professionisti, aiutati dai volontari locali, hanno servito fusi al sugo di selvaggina marinata nel terrano e nel succo d’arancia, tagliatelle alla carbonara di pancetta e tartufi e l’hamburgher con stracotto di vitellone in terrano, cipolla e patate abbrustolite. Le porzioni si vendevano a 4 euro. Tra le curiosità del Festival il gelato al tartufo.
In un’altra parte dell’Istria, a Sanvincenti, si è svolta invece la tradizionale rassegna del vino novello, cui hanno aderito produttori rinomati come Ravalico, Arman, Tomaz, Pilato... Il primo premio è andato al giovane produttore Goran Bacac. Nemmeno qui è mancata la fantasia a partire dalle praline di cioccolato al terrano e malvasia. A Colmo nel Pinguentino, infine, si è tenuta la quattordicesima rassegna della grappa istriana, cui hanno aderito 27 produttori dell’area istro-quarnerina con 68 grappe. La vittoria è andata alla famiglia Zidaric di Lindaro per la grappa al ginepro e mirtillo. In mostra grappe aromatizzate, alla frutta, alle erbe medicinali e l’immancabile biska al vischio tipica del territorio. Il numero degli espositori, però, continua a calare a causa del severo regime fiscale. (p.r.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo