Il suggerimento di psichiatri e associazioni «Un punto giovani? C’è il padiglione Ralli»

Lasorte Trieste 01/03/16 - Ex OPP, Padiglione de Ralli
Lasorte Trieste 01/03/16 - Ex OPP, Padiglione de Ralli

Un luogo adatto a ospitare un “punto giovani” a Trieste esiste già ed è attualmente in disuso: si tratta del padiglione Ralli, all’interno del parco di San Giovanni, sede dell’ex ospedale psichiatrico che fu teatro della rivoluzione basagliana. Ad affermarlo sono più voci in città, appartenenti non solo agli psichiatri che ovviamente conoscono quel luogo ma anche a esponenti di realtà giovanili, interessate in prima persona dalla questione sollevata dal Comune sulla necessità di spazi aggregativi.

Come racconta lo psichiatra Peppe Dell’Acqua, il Ralli è edificato negli anni Venti dall’Opera nazionale per l’infanzia come centro per bambini provenienti da ambienti poveri o di disagio. In seguito diventa un reparto manicomiale per minori, dismesso negli anni Settanta da Franco Basaglia. Il padiglione, vuoto, va così incontro al deterioramento. Nel 2018 avviene il taglio del nastro del palazzo restaurato, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali Carlo Grilli, che aveva progettato di creare in quel luogo un centro diurno destinato ai malati di Alzheimer. A oggi tuttavia «il padiglione risulta chiuso – assicura la psichiatra Maria Grazia Cogliati Dezza, che presiede la rete sociale “Un’altra città” –. Al progetto iniziale sono subentrate delle difficoltà, tra cui il rischio di offendere la memoria del luogo, mettendo in un ex manicomio dei malati di Alzheimer. Diverse realtà giovanili per contro hanno espresso l’intenzionalità di crearvi uno spazio aggregativo». Per entrambi i medici quello del punto per giovani con «disagio» in via Udine è in qualche modo un pretesto. «Disagio può voler dire molte cose – afferma Dell’Acqua –. Questa amministrazione mai si è occupata dei giovani, prima. Se continuiamo così ci ritroveremo con luoghi inutili e con le coperte dei clochard nelle immondizie». Per Cogliati «senza dubbio punti di aggregazione per i giovani sono necessari. Altro è parlare di giovani con disagio: per quelli servono interventi proattivi».

Così il movimento giovanile Tryeste: «C’è uno spazio già ristrutturato, pronto per la funzione di spazio aggregativo giovanile e in attesa di essere aperto dal 2016, il padiglione Ralli. Invece che concedere quello, il sindaco Dipiazza e i leghisti che lo manovrano decidono di agitare un problema reale, ovvero “gli spazi per i giovani”, per distruggere una realtà fondamentale nella lotta alla marginalità e alla povertà come il centro diurno della Comunità di San Martino al Campo».

Il presidente Acli Trieste Cristiano Cozzolino, che a differenza di altri non mette in dubbio l’autonomia di Grilli dalla Lega e non giudica negativamente il suo operato sul centro diurno di via Udine, pensa tuttavia che «del punto giovani si può parlare, al momento è un’idea astratta. Non c’è bisogno di un altro oratorio. Ragazze e ragazzi hanno esigenze più urgenti legate a genitorialità, famiglia, strumenti educativi, assegnazione di spazi per l’autoimprenditorialità». —

L.Gor.

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