“Il solitario studioso” sulla panchina, ecco svelato il D’Annunzio triestino
TRIESTE Un selfie con Gabriele D’Annunzio, seduti comodamente su una panchina in piazza della Borsa. Un selfie di bronzo. È quello che si potrà fare a partire da luglio quando il Comune, per la cifra di 20 mila euro inclusi nei 382 mila euro della mostra “Disobbedisco”, poserà la statua su una delle panchine di pietra ai piedi della colonna con la statua di Leopoldo I d’Austria.
Non si tratta di una statua unica, ma di una replica: saranno tre, infatti, i D’Annunzio in bronzo a grandezza naturale seduti su una panchina con un libro in mano. Un’opera dello scultore bergamasco Alessandro Verdi che l’ha intitolata “Il solitario studioso”. Le prime due sono già state collocate e inaugurate nel raggio di un chilometro: il 18 maggio sul lungolago di Gardone Riviera e il giorno prima al laghetto delle danze del Vittoriale davanti alla biblioteca.
L’idea originaria è venuta al vicesindaco di Gardone Gianpietro Seresina dopo una gita a Berna dove al Rosengarten su una panchina siede bronzeo Albert Einstein. Un’idea fatta propria da Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Vittoriale, che l’ha poi offerta anche a Trieste come gadget della grande mostra sul Vate rivoluzionario. «Con queste due opere sono già una dozzina quelle collocate – ricorda Guerri a Bresciaoggi –. Non è quindi un azzardo affermare che la città di Gardone sta diventando una delle capitali della scultura contemporanea. Nel prossimo mese di luglio una terza copia dell’opera verrà inaugurata anche a Trieste».
L’idea è venuta camminando. «Passeggiando in città con il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, mi ha indicato le statue di Joyce e Svevo. Così è venuta fuori l’idea di una statua per D’Annunzio», confessa il presidente del Vittoriale. Quella di Gardone Riviera, con il lago alle spalle, è sicuramente la più suggestiva. E soprattutto ricorda il soggiorno del Vate in quegli ameni luoghi, anche se con qualche anno in più di quelli della statua. Piazza della Borsa a Trieste non ha memoria del Vate a meno di non rammentare i suoi sorvoli. Un vate con la testa tra le nuvole sarebbe stato più indicato.
l D’Annunzio giovane ha già sollevato qualche perplessità anche a Gardone: alcuni turisti a passeggio sul lago si sono seduti sulla panchina convinti di farsi un selfie con Luciano Spalletti, ex allenatore dell’Inter. Del resto, come ha scritto Andrea Monti sulla Gazzetta dello sport, «che abbia ragione o torto, la sua oratoria dannunziana, iperbolica, condita di livori, quasi sempre oscura, tende a trasformare ogni conferenza stampa in una chiamata alle armi degna del Vate, a cui se fate caso un po’ somiglia…». Così, la statua in piazza della Borsa potrebbe essere scambiata per quella dell’ex Vate nerazzurro. Che forse con Trieste ci azzecca di più del vero D’Annunzio. —
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