Il Sistema sanitario in Fvg è in attivo, via libera ai premi per i dipendenti

Il bilancio 2021 delle tre Aziende chiude con un avanzo di 690 mila euro. Costi energetici sotto osservazione

Giacomina Pellizzari
Riccardo Riccardi
Riccardo Riccardi

UDINE. Il bilancio consolidato delle tre Aziende sanitarie della regione (Asfo, Asufc e Asugi) chiude con un saldo positivo di 690 mila euro. Il sistema è in equilibrio, ma la Regione, come fa il buon padre di famiglia, in questo momento, sta monitorando l’andamento dei costi energetici anche perché le bollette sono più che raddoppiate. E proprio perché in questo ambito è impensabile pensare di spegnere qualche interruttore, il vice presidente regionale con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ricorda che i costi energetici saranno uno dei temi su cui dovrà intervenire lo Stato.

Il nuovo Governo dovrà fare più di qualche valutazione anche sulla spesa farmaceutica senza dimenticare di modificare le regole per il reclutamento del personale. «Le Regioni avanzano circa tre miliardi di euro dallo Stato – ricorda Riccardi –, la partita è aperta».

Nell’attesa che il nuovo Governi si insedi e affronti le partite aperte, la Regione procede con la gestione della quotidianità e, con una nota condensata in poche righe, fa sapere che l’approvazione del documento contabile riferito allo scorso anno determina la tenuta del sistema. «Il fatto che, per la quarta volta da inizio legislatura, il bilancio consolidato chiuda in sostanziale equilibrio conferma la solidità del sistema e consenta di accantonare l’1 per cento della spesa del personale per pagare le premialità a tutti i dipendenti» spiega Riccardi, non senza specificare che i 690 mila euro di attivo saranno accantonati in una riserva di patrimonio netto per gli investimenti futuri. Nell’anno in corso, prosegue pure la valutazione sui costi farmaceutici ed energetici proprio perché le cifre oltre un certo livello non possono andare visto che le cure vanno garantite a tutti sempre e comunque.

«Il fatto che i conti siano in equilibrio è importante per il sistema sanitario regionale» ribadisce Riccardi nel valutare positivamente il risultato ottenuto «proprio perché – ribadisce l’assessore – è sinonimo di solidità».

Le Regioni attendono la nomina del nuovo ministro, al quale non mancheranno di ricordare che a fronte di una richiesta complessiva di circa 4,5 miliardi di euro, dallo Stato avanzano ancora tre miliardi. I temi sul piatto sono più d’uno: dalla trattativa sull’allentamento delle maglie per l’assunzione del personale si passa ai costi di riscaldamento ed elettricità per finire con la spesa farmaceutica. «La Regione ha fatto quello che poteva fare, ora tocca allo Stato modificare le regole» insiste il vice presidente nel ricordare che «il Sistema sanitario non deve perdere». Non a caso, in queste ore, è in corso una valutazione sugli importi delle bollette per capire fino a che punto la Regione riuscirà a fronteggiare gli inevitabili aumenti.

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