Il sindaco sulla chiusura dei locali a Sistiana: «Un colpo durissimo e inatteso per tutto il nostro territorio»

Ugo Salvini
Il sindaco di Duino Aurisina Daniela Pallotta
Il sindaco di Duino Aurisina Daniela Pallotta

DUINO AURISINA «Per il nostro Comune questo è un durissimo colpo, perché le varie attività estive che si svolgevano nella baia di Sistiana rappresentavano un importante fulcro economico per tutto il territorio. Spero che Sergio Fari ritorni sulle proprie decisioni, anche se capisco quali possano essere in questo momento le sue difficoltà».

È allarmata e sorpresa la reazione di Daniela Pallotta, sindaco di Duino Aurisina, alla notizia della decisione presa dal titolare della Servizi ricreativi Sistiana, la srl che da circa 25 anni gestisce ristoranti, discoteche e spiagge della baia, fermamente intenzionato a non aprire in vista dell’estate. «Fari offriva molto - osserva - perché riusciva a soddisfare sia i residenti amanti del mare, sia i tanti turisti che nella bella stagione raggiungono Sistiana e i dintorni. Nelle sue discoteche si divertivano i giovani, nei suo ristoranti si potevano respirare atmosfere diverse, adatte a tutte le età – aggiunge – perciò il mix era davvero completo. Capisco però che si senta ferito dalle tante critiche di cui è stato fatto costantemente bersaglio in questi anni».

Il riferimento è appunto all’accusa lanciata dal patron dei locali della Baia di essere stato lasciato solo e criticato. «Ricordo bene il grande impegno che Fari aveva profuso l’estate scorsa nell’organizzare eventi di rilievo, pur nel rispetto delle rigide norme di sicurezza. Penso alla serata con il dj Bob Sinclar durante la quale, per garantire il rispetto delle regole anti Covid, gli spettatori avevano dovuto indossare le mascherine e rispettare le distanze. Il tutto per trovarsi poi oggetto di severe critiche provenienti dalle fonti più disparate. Anche la nostra amministrazione comunale – continua Pallotta - era stata attaccata per aver fornito supporto per garantire la riuscita di quella che, sotto il profilo organizzativo, si è rivelata a tutti gli effetti un’impresa. Ora non oso pensare a come potrebbe presentarsi la baia di Sistiana, elemento di punta della nostra offerta turistica, senza le luci, le musiche, la vitalità del Cantera, del Castigo, della Caravella, di quell’universo che Fari ogni anno riusciva a mettere in movimento. Spero ci possa essere un ripensamento – conclude Pallotta – per il bene del nostro territorio». —


 

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