Il sindaco Dipiazza si riallinea e accetta l’ospedale galleggiante a Trieste

Il primo cittadino: «Avevo indicato alcune strutture, scartate non dalla politica ma dagli esperti» Nel centrodestra diversità di vedute. Il Pd graffia con Russo: «Si perde tempo»
Lasorte Trieste 29/12/18 - Il Piccolo, Intervista al Sindaco Roberto Dipiazza
Lasorte Trieste 29/12/18 - Il Piccolo, Intervista al Sindaco Roberto Dipiazza

TRIESTE. Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha cambiato idea e ora apre definitivamente alla nave ospedale per anziani affetti da coronavirus. Dopo la presa di posizione di alcuni esponenti triestini di Forza Italia (bocciati dalla coordinatrice Sandra Savino), il primo cittadino sente l’esigenza di dare copertura politica alla soluzione voluta dalla giunta Fedriga. Inevitabile il fuoco di fila dell’opposizione. 

 
«Non solo il sottoscritto – scrive Dipiazza in un lungo post su Facebook – ma tutti i rappresentanti degli organi istituzionali competenti si sono fatti tutte le domande necessarie. In una situazione come questa non credo ci debba essere una politica di centrodestra o centrosinistra, ma che si debba solo amministrare nell’interesse pubblico una situazione straordinaria. In base a questo, con responsabilità si sono ascoltati gli esperti sanitari». 
E gli esperti hanno permesso al sindaco di superare le perplessità espresse sulla nave nelle scorse settimane, quando aveva proposto di utilizzare la base del Lazzaretto a Muggia. Dipiazza spiega il cambio di linea:
 
«All’inizio della vicenda e non certo per delle mie competenze specifiche, ma in forza di un parametro di buon senso, ho indicato alcune strutture, ma sono state scartate non dalla politica, ma dagli esperti che hanno confermato come la soluzione migliore resti la nave». Secondo Dipiazza, inoltre, si è rivelato impraticabile utilizzare gli alberghi, «per le insostenibili riconversioni delle camere». Non resta dunque che il traghetto, ma Dipiazza assicura di essersi impegnato perché questo «non venga ormeggiato nelle vicinanze del contesto urbano, ma in porto nuovo, poiché l’accensione continua dei motori provocherebbe un problema notevole di disturbo acustico». 
 
E se la posizione favorevole della Lega è già stata espressa dal governatore Massimiliano Fedriga e dal vicesindaco Paolo Polidori, nella lista civica del sindaco serpeggia malumore, con il consigliere comunale Roberto Cason che si chiede cosa succederebbe «se arriva una mareggiata: meglio sulla terraferma poveri». Il commento è vergato sotto il post con cui domenica il forzista Piero Camber ha condannato duramente il «tra-ghetto», unendosi alla contrarietà espressa dai colleghi azzurri Bruno Marini e Michele Babuder. Ordine tra i berlusconiani mette la deputata Savino, che si schiera con la Regione, sottolineando che «la politica non deve intromettersi sulla salute: la scelta è stata presa dall’Azienda sanitaria dopo ampia ponderazione. Le perplessità ci sono ma siamo in una situazione di difficilissima gestione». 
 
Ma nel centrodestra arriva pure un’altra perplessità, ovvero quella di Fratelli d’Italia: il consigliere regionale Claudio Giacomelli dice di «capire la difficoltà di modificare le scelte tecniche dell’Asugi, come se la politica potesse scegliere le medicine al posto dei medici. Poi a livello personale la scelta della nave non mi convince. E soprattutto, visti i tempi che si allungano, è il caso che i tecnici forniscano presto il piano B». 
 
E mentre la maggioranza cittadina va in ordine sparso, il Pd continua a battagliare contro la nave e attacca l’uscita del sindaco. Per il consigliere regionale Francesco Russo, «la politica che si nasconde dietro ai tecnici non sta facendo il mestiere per cui viene pagata, ma scarica le responsabilità. Se Fedriga e Riccardi sono diventati semplici passacarte, ha ragione chi sostiene che i politici non servono. Nel frattempo passano le settimane e una soluzione per i nostri anziani non c’è. Eppure il 20 aprile il presidente degli albergatori Lanci ha proposto le strutture alberghiere a 40 euro al giorno per posto letto sottolineando che, per i lavori di messa a norma, sarebbe servito un mese. Gli è stata concessa una settimana perché serviva una soluzione più rapida. La nave lazzaretto, che costa tre volte in più, sembrava essere pronta, ma è ancora a Napoli dopo 21 giorni».
 
Dura la posizione della deputata Debora Serracchiani: «Incredibile che Dipiazza si preoccupi del fastidio del rumore della nave per gli abitanti e non per gli anziani a bordo. A parte Dipiazza che ubbidisce, per fortuna c’è qualcuno nel centrodestra che si interroga. Chiedo alla coordinatrice di Forza Italia (Savino, ndr): stai con Trieste o con Riccardi?». 

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