Il sindaco di Gradisca: «Abbiamo messo in sicurezza la città»
GRADISCA. «Le dimissioni? Si, c’è stato un attimo in cui ci siamo chiesti se avesse senso farsi da parte per sgomberare il campo da dubbi e illazioni. Ma poi hanno prevalso determinazione e senso di responsabilità». La rivelazione arriva dal sindaco di Gradisca, Franco Tommasini: il primo cittadino e il suo esecutivo vedono concludersi un 2012 piuttosto turbolento, che ha visto palazzo Torriani scosso fin dalle fondamenta dal caso degli ammanchi di bilancio causati dall’ex responsabile dei Servizi finanziari, Ermenegildo Toso. Un affaire che ha segnato profondamente l’amministrazione, come si evince dall’intervista di fine anno con lo stesso Tommasini.
Sindaco, poco più di un anno fa la città veniva scossa dalla drammatica esplosione di calle Maccari. Si sarebbe mai aspettato che quello sarebbe stato solo un sinistro prologo di un 2012 molto complesso?
Dei 9 anni di mandato, questo è stato sicuramente il più difficile. La vicenda giudiziaria che ha coinvolto un nostro ex dipendente è stato un fardello molto difficile da sopportare: moralmente e psicologicamente prima ancora che dal punto di vista operativo.
Ha mai pensato alle dimissioni?
Concretamente no. Ma c’è stato un momento in cui la giunta si è domandata se fosse il caso di compiere quel gesto in nome della trasparenza. Non avendo nulla da nascondere, siamo rimasti. E a testa alta. Fortunatamente abbiamo avuto la forza di non scappare dalle responsabilità. Mai e poi mai la parte politica si è sognata di interferire con l’apparato per qualsivoglia tipo di interesse. Con determinazione e quel pizzico di serenità rimasta lavoreremo nell’ultimo anno e mezzo di mandato per lasciare un Comune in perfetta salute.
Impresa difficile visti i tempi...
Ci riusciremo, anche grazie alla professionalità dei dipendenti che stanno traghettando l’ente fuori da una fase complicatissima.
A complicare il quadro vi è la contrazione dei trasferimenti nei confronti degli enti locali...
Si rischia almeno un 14% di risorse in meno a disposizione. Noi confidiamo sulla bontà dei nostri programmi ma anche in una modifica delle norme sul rispetto del Patto di stabilità. Ciò detto, se le idee sono valide i progetti vanno avanti. Penso a due recenti buone notizie: dalla Regione è arrivata la copertura economica per la nuova sede della Protezione Civile e l’ultimo lotto della Casa della Cultura alla Maccari. Due must del nostro programma.
Che obbiettivi concreti sente di avere raggiunto nel 2012?
È stato l’anno della messa in sicurezza viaria, penso alle rotatorie del ponte di Sagrado e del Mercaduzzo. Ma anche della sicurezza, con il potenziamento dell’illuminazione pubblica e la nuova sede della Polizia locale grazie agli investimenti dell’assessore Seganti. Non dimenticherei la riapertura dell’Enoteca Serenissima. E neppure il recente arrivo della struttura riabilitativa del Csm. A riguardo abbiamo ricevuto tante critiche, ma volevamo solo condividere con tutta la città tale percorso prima di esprimere un parere. È questo il nostro modo di operare e non cambierà.
È stato però anche l’anno del maxi-debito contratto con Iris sul servizio rifiuti...
Un problema emerso contestualmente al caso-Toso. E sul quale stiamo lavorando alacremente. Una cosa mi sento di ribadirla all’infinito senza timore di smentite: i gradiscani per il servizio rifiuti non pagheranno 1 cent in più di quanto dovuto. Al massimo pagheranno in ritardo per un servizio di cui hanno già beneficiato negli anni dal 2006 al 2010. Gli uffici stanno lavorando con scientifica precisione alla ricostruzione delle bollettazioni. Non vi saranno iniquità.
Cie e Cara sono ancora due oggetti non identificati per la città?
Sulla problematicità della prima struttura, che mai avremmo voluto, c’è poco da aggiungere. Se non la solidarietà a operatori e forze dell’ordine, che operano ogni giorno in condizioni difficilissime. E un pensiero va agli stessi “ospiti” trattenuti. Quanto ai richiedenti asilo, il Comune ha attivato una serie di progetti di integrazione che sono un unicum in Italia e meriterebbero ben altra visibilità.
Non starà mica pensando al terzo mandato da sindaco? Ora la legge glielo consentirebbe nuovamente...
Mi creda, attualmente ho cose davvero più importanti a cui pensare.
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