Il sindaco di Dolegna è positivo al Covid dopo una riunione con i primi cittadini del Collio

Giovedì Comis aveva incontrato a Cormons i colleghi degli altri comuni. Tra i presenti anche l’assessore regionale Roberti. Nessuno evidenzia sintomi
A sinistra, i sindaci durante la firma del Patto del Collio a Cormons. Foto Petrussi
A sinistra, i sindaci durante la firma del Patto del Collio a Cormons. Foto Petrussi

DOLEGNA l sindaco di Dolegna Carlo Comis è positivo al Covid 19 e scatta l’allarme anche per i primi cittadini, gli operatori dell’informazione e quanti lo scorso giovedì si trovavano con lui alla conferenza di presentazione del Patto del Collio. Un’iniziativa, quest’ultima, che ha visto coinvolte dieci municipalità.

Nella sala civica della cittadina collinare, con Comis e il primo cittadino cormonese Roberto Felcaro c’erano i colleghi Ezio Clocchiatti (San Lorenzo), Stefano Turchetto (Farra), Emanuela Russian (Mossa), Franca Padovan (San Floriano), Umberto Colombo (Moraro), Igor Godeas (Medea), Daniele Sergon (Capriva) e Luca Sartori (Mariano) più l’assessore regionale Pierpaolo Roberti. Oltre a loro, erano diversi i giornalisti e fotografi presenti, a questi vanno poi aggiunti alcuni assessori della giunta Felcaro ed alcuni volontari della Protezione Civile.

La presentazione è durata poco meno di un’ora e si è svolta al chiuso della sala civica: ma a preoccupare non è tanto (o solo) la conferenza stampa sulla firma del Patto, quanto ciò che è avvenuto poco dopo, quando alcuni sindaci hanno condiviso un momento conviviale in un vicino locale per brindare all’iniziativa. Il rischio di possibile contagio riguarda soprattutto quel momento, quando le mascherine, che in sala civica tutti hanno indossato in modo rigoroso, sono state poi calate per bere un calice di vino.

Per ora, fortunatamente, tutti i sindaci presenti giovedì scorso stanno bene, Comis a parte, che una settimana fa pure stava bene e non poteva certo immaginare cosa sarebbe accaduto di lì a poco. Sabato è infatti venuto a conoscenza della positività di una persona incontrata qualche giorno prima. Successivamente lo stesso Comis ha iniziato ad accusare qualche lieve sintomo. Il tampone, svolto martedì mattina, ha dato poi esito positivo. La notizia è arrivata ieri. Rincuora come detto il fatto che dopo una settimana nessuno dei presenti all’incontro di giovedì manifesti sintomi: il tempo in questi casi è importante, anche se il pericolo variante inglese (non è noto se Comis sia stato colpito dalla versione mutata del virus) consiglia prudenza almeno per una decina di giorni dopo il contatto.

Fino a ieri pomeriggio, ad ogni modo, nessuna delle persone presenti alla conferenza di giovedì e segnalate all’Azienda sanitaria da Comis come contatti è stato chiamato per svolgere quarantena o tampone. «Purtroppo sono positivo – ha confermato il sindaco di Dolegna – e ho già avvisato tutti i colleghi di questo».

Resta alta l’attenzione da parte di tutti: la prudenza è necessaria soprattutto in questi giorni nei quali i contagi stanno tornando a salire. A Cormons, ad esempio, si è passati dalle 19 positività della scorsa settimana alle 25 ufficializzate ieri dal sindaco Felcaro: segno che la situazione generale sta tornando purtroppo a peggiorare, e che la terza ondata sta arrivando anche da queste parti. —

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