Il siciliano Sfameni da oggi a capo della Squadra mobile

Da oggi il Primo dirigente della Polizia di Stato, Antonio Sfameni, è alla guida della Squadra Mobile di Trieste. Fino a ieri ha diretto l’omologo Ufficio della Questura di Messina. Subentra al dottor Giovanni Cuciti, che da oggi assume la dirigenza della Divisione anticrimine di Milano.
Originario della provincia di Palermo, entrato in Polizia nel 1989 con la qualifica di Agente, nel 2002, dopo la frequenza del corso di formazione per Funzionari a Roma, è stato assegnato alla Questura di Trapani.
Nell’aprile del 2011 è stato trasferito alla Squadra mobile della Questura di Palermo, assumendo nel gennaio 2016 la direzione della sezione Antidroga.
Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Brindisi dall’ottobre 2016, dove ha portato a termine importanti operazioni contro la criminalità comune e organizzata, è quindi approdato a Messina a capo della Mobile.
Antonio Sfameni, come detto, prende il posto di Giovanni Cuciti, a Trieste per oltre cinque anni come capo della Squadra mobile. Cinquant’anni, ha svolto servizio a Genova e Firenze; ha diretto due Commissariati distaccati in Sicilia, dove ha anche svolto l’incarico di Capo di Gabinetto e Dirigente della Squadra mobile a Enna, così come è stato Capo della Mobile a Crotone e, appunto, a Trieste.
A capo dell’Ufficio dal gennaio 2017, ha condiviso con tutti i colleghi della Squadra mobile triestina numerosi successi investigativi, con la positiva esecuzione di diverse operazioni antidroga, a presidio delle aree sensibili, a contrasto dei reati contro la persona (sono state svolte indagini su otto omicidi), a contrasto dei reati predatori e contro il patrimonio, nonché in materia di criminalità organizzata e immigrazione clandestina. —
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