IL SERIAL KILLER DELLE ESCORTBerloso cambia movente: "Volevo fare il loro protettore"
L’autopsia su Diana e Ilenia conferma la confessione del goriziano Ramon Berloso sulle modalità seguite dal serial killer per uccidere le vittime. Il giovane però cambia versione sul movente: non più rapina. Il suo difensore: "Ha seri disagi psichici"
Ramon Berloso, nel momento dell'arresto
UDINE
Ora dice che non le ha uccise per rapinarle, ma perché voleva entrare in affari con loro. Il goriziano Ramon Berloso, l’assassino delle due escort, interrogato dai magistrati cambia versione sul movente degli omicidi, mentre il legale di fiducia sostiene che l’uomo ha seri problemi di disagio e gli inquirenti stanno verificando se nel Nord Italia non ci siano altre ragazze escort scomparse. E ieri pomeriggio l’autopsia sui due cadaveri che ha confermato le modalità dell'uccisione spiegata a carabinieri e polizia dallo stesso assassino: due dardi di balestra per finire ognuna delle vittime.
MOVENTE
Ramon Berloso, il killer della balestra, per l’ennesima volta ha cambiato versione sul movente che lo ha trasformato in un assassino in un serial killer. Ha confermato la ricostruzione dei delitti, ma non il fatto di evere assassinato le due giovani escort per denaro. Come invece raccontato a carabinieri e polizia, martedì notte dopo la cattura a Padova. Ieri, sentito in carcere a Udine dagli investigatori, ha spiegato, in sostanza, perché voleva diventare il protettore prima di Ilenia Vecchiato, 28 anni, scomparsa a marzo, e poi della romena Diana Alexiu (24) sparita il 20 maggio. Le due donne sono state uccise a bastonate e a colpi di balestra, con ogni probabilità nello stesso giorno in cui hanno incontrato il loro aguzzino.
AFFARI
Durante l’interrogatorio, condotto dal procuratore aggiunto di Brescia Sandro Raimondi con i pm Lara Ghirardi (Brescia) e Marco Panzeri (Udine), Berloso ha ridefinito il movente. Ha sostenuto di aver voluto conoscere le due giovani prostitute non per rapinarle, ma per cercare di «introdursi nel mondo della prostituzione». Facendo capire che voleva entrare in affari con le ragazze.
PSICHIATRIA
L’uomo è stato interrogato alla presenza del suo legale di fiducia, Roberto Mete. L’interrogatorio è durato circa quattro ore. «È una persona che nasconde un disagio familiare e psicologico importante, che va approfondito - ha detto l’avvocato Mete -. Le dichiarazioni spontanee non hanno valore processuale. Oggi ci sono stati alcuni approfondimenti rispetto alle dichiarazioni precedenti», ha ricordato il legale. L’avvocato Mete ha aggiunto: «Il disagio del Berloso non riguarda il movente del delitto, ma le sue condizioni psichiatriche. Ci sono dei disagi e dei comportamenti emersi che dovranno essere esaminati dal punto di vista scientifico». Da ricordare come l’assassino da tempo fosse un appassionato di tiro con la balestra, tanto da possedere due di queste armi.
AUTOPSIE
Le autopsie sui due cadaveri, svolte ieri e durate complessivamente oltre quattro ore, confermerebbero la dinamica del duplice omicidio come spiegata dall’assassino reoconfesso. A svolgere gli accertamenti è stato il medico legale Carlo Moreschi. Le due donne sono state uccise a bastonate e a colpi di balestra, con ogni probabilità nello stesso giorno in cui sono scomparse. Il medico ha potuto accertare, nonostante lo stato dei cadaveri fosse molto compromesso, che entrambe le ragazze sono state colpite con due dardi. La ragazza romena, in particolare, risulta trafitta allo stomaco. Per il momento non verranno eseguiti esami istologici e tossicologici sui tessuti recuperti dai cadaveri. Gli esami comunque sono stati utili per ricostruire il quadro completo dell’aggressione e dell’uccisione con diversi colpi alla testa molto probabilmente inferti con un oggetto in legno.
SESSO
Resta da definire ora il luogo esatto delle due aggressioni fatali. Per il momento, inoltre, gli investigatori non hanno voluto rivelare se le ragazze hanno avuto rapporti sessuali col proprio carnefice prima di essere massacrate.
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