Il sentiero Rilke venduto a una spa di Salò
DUINO Il sentiero Rilke cambia proprietario. Il tratto principale della famosa passeggiata a ridosso delle Falesie di Duino, assieme ai circa trenta di ettari di bosco che lo circondano e che con esso formano la parte più prestigiosa della Riserva naturale di Duino, sono stati ceduti in questi giorni, per la somma di 350mila euro, dalla famiglia dei principi di Torre e Tasso alla Baia Silvella spa. Il sentiero si completa con tre piccoli tratti, che complessivamente rappresentano meno del 10% della passeggiata e che si rifanno a tre diversi proprietari: la Regione, il Comune di Duino Aurisina, il Villaggio Marepineta.
La Baia Silvella è una holding che controlla la Baiaholiday, srl proprietaria di numerosi villaggi turistici distribuiti sull’intero territorio nazionale, dalla Sardegna al lago di Garda, dal Cavallino di Venezia a Lussino, per arrivare al Marepineta di Sistiana. Proprio la presenza di questa struttura, lambita per un tratto dal sentiero Rilke, ha stimolato all’acquisto Mario Vezzola, imprenditore bresciano, presidente del consiglio di amministrazione della Baiaholding, che ha sede a Salò. «Appena mi è stato proposta questa operazione - spiega Vezzola - ho colto subito l’opportunità di fare un buon investimento. Il Rilke e la Riserva che lo circondano, possono diventare un forte richiamo per i turisti che già frequentano Marepineta. Si tratta di un sentiero storico, capace di suscitare forti emozioni, inserito in un contesto paesaggistico straordinario. A farmi decidere è stato anche l’ottimo approccio che ho avuto con il principe Carlo Alessandro di Torre e Tasso – conclude Vezzola - con il quale abbiamo rapidamente trovato un accordo».
Oltre ai 350mila euro pattuiti per il costo puro dell’area e del sentieri, Vezzola ha dovuto sborsare una somma di poco più di 50mila euro fra tasse e accessori, perciò il prezzo totale è di poco superiore ai 400mila euro.
La Baiaholiday vanta numeri importanti. Al termine del 2015 il fatturato raggiungerà i 26 milioni di euro. «A pieno regime, cioè nel corso dell’estate - riprende Vezzola - abbiamo 470 dipendenti, che calano a circa la metà nei mesi invernali». Nel 2015 i vari villaggi sono stati frequentati da circa un milione e 100mila visitatori. «Il 52% dei nostri clienti sono tedeschi - precisa Vezzola - e su di essi il richiamo del Rilke sarà sicuramente vincente». I rapporti si possono riproporre, con le debite proporzioni, anche a Marepineta: «Ogni anno - dice il responsabile, Diego Lenarduzzi - registriamo circa 100mila presenze e più della metà sono tedeschi». Soddisfatto anche il principe Carlo Alessandro: «Per me il sentiero Rilke era diventato quasi una “grana” – confessa – perché da parte degli enti locali non ricevevo mai risposte alle mie richieste. Nessuno si faceva avanti per acquistare. Quando ho visto che un imprenditore come Vezzola mi stava facendo una proposta concreta - continua il principe di Torre e Tasso - ho deciso con rapidità, anche perché ho sentito dalle sue parole la ferma intenzione di dare un contributo alla crescita e allo sviluppo dell’intera area sul piano turistico. È importante - conclude - che la gente possa fruire al meglio delle tante bellezze che abbiamo nella nostra zona».
La conclusione della compravendita è salutata con entusiasmo anche dal sindaco di Duino Aurisina, Vladimir Kukanja: «Si risolve così un antico problema - osserva - quello della fruizione turistica del sentiero e della Riserva nella loro interezza. A breve – annuncia Kukanja – parteciperò a un incontro al quale saranno presenti esponenti della Regione e del gruppo di Mario Vezzola, per mettere la basi di un progetto comune nel quale come amministrazione crediamo molto». «Il primo passo – dice a questo proposito il presidente della Baiaholiday – sarà la messa in sicurezza del sentiero. Nei miei villaggi si presta sempre estrema attenzione alla cura e al rispetto dell’ambiente. Faremo così anche qui, perché le nostre strutture non sono invasive».
Con la compravendita, va a morire anche il ricorso che quest’estate i legali del principe avevano presentato al Tar, temendo un possibile esproprio da parte del Comune di Duino, intenzione peraltro sempre smentita dallo stesso Kukanja. Sull’operazione si registra anche il parere positivo del presidente della Comunella di Duino, Vladimir Mervic: «Il principe di Torre e Tasso - rileva - ha fatto bene a vendere, perché in quelle condizioni ogni possibile attività sulle sue proprietà era preclusa. Ora, come paesani, dovremo vigilare e impegnarci per evitare che questo luogo non diventi di esclusiva fruibilità di qualcuno, ma che tutti noi si possa andare a passeggiare sul Rilke, come le genti di qui hanno fatto per secoli».
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