Il sentiero Rilke chiuso da lunedì 15 aprile
L’allarme rosso era scattato un anno fa, quando il principe aveva sentenziato: «Chiuderò tutto». Ora la silurata è servita: lunedì il sentiero Rilke, la passeggiata con panorama mozzafiato sul golfo, viene chiuso. Senza se e senza ma. Alla scadenza della convenzione trentennale, dunque, pineta e percorso naturalistico torneranno definitivamente nelle mani della famiglia Torre e Tasso, proprietaria dell’area. E poiché nel frattempo né Provincia, né Regione si sono fatte avanti per l’acquisto del terreno valutato mezzo milione di euro, la sbarra metaforicamente (ma neanche tanto) calerà su uno dei siti maggiormente visitati dai turisti. Questo, insomma, sarà l’ultimo fine settimana di libero accesso al Rilke.
Carlo Alessandro della Torre e Tasso, del resto, lo aveva detto chiaro e tondo: «Tenere aperto il sentiero ci ha procurato in questi anni solo grane. Non siamo più disposti a sobbarcarcene la responsabilità. Quindi o lo faranno le istituzioni pubbliche, acquistando o in alternativa affittando la zona a una cifra congrua, oppure la passeggiata verrà definitivamente chiusa». E ieri, al rientro da un viaggio all’estero, sua altezza serenissima ha confermato quanto in passato dichiarato. Perché, si capisce, nessun mutamento di scenario è frattanto intervenuto. La convenzione, dunque, non sarà rinnovata. Lunedì, alla presenza del principe e dei suoi legali, la Provincia restituirà il fondo della pineta del Rilke, e la famiglia proprietaria «si tutelerà come dovuto». Come? Chiudendolo. La volontà di disfarsi del bene è infatti scaturita dai possibili risvolti penali e civili conseguenti a eventuali incidenti. O suicidi, visto che l’elenco di persone che hanno scelto questo sito per togliersi la vita non è corto. Di qui la chiusura, in via precauzionale. Il principe Carlo Alessandro - ha confermato ieri il suo entourage - è «assai rammaricato», perché «da due anni cerca di scongiurare questa decisione, senza tuttavia arrivare a una soluzione con le amministrazioni». Dispiaciuto soprattutto perché vede e apprezza il grande interesse dimostrato nelle ultime settimane dai cittadini, i quali si sono proposti di acquistare attraverso l’azionariato popolare, sotto l’egida del Comune di Duino Aurisina, il sentiero. La Provincia, che per trent’anni ha operato la manutenzione straordinaria del fondo dando al principe una cifra simbolica (prima mille lire, poi 50 centesimi), ha chiesto di recente l’aiuto della Regione per sciogliere la matassa. E in questi anni si è adoperata per garantire la fruibilità del Rilke, investendo dal 2007 oltre 100mila euro tra sistemazioni e messe in sicurezza. Certo non si può proprio dire, non in questo caso, che la notizia della chiusura arrivi inattesa. E allora è prevedibile che gli ultimi fuochi di campagna elettorale, in vista delle imminenti regionali del 21 e 22 aprile, si spegneranno con una scia di polemiche.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo