Il salone d’auto “Aguzzoni” compie i suoi primi 80 anni
I ricordi di Mirella, Annamaria e Rodolfo che rimarcano la dimensione familiare della loro attività. Dalla sede di corso Italia a quella attuale di via Terza Armata

Uno spiazzo in fondo a uno dei vialetti che, all’altezza del parco della Rimembranza, si diramano da corso Italia. Ebbe inizio da qui, nel 1937, una delle storie di maggior successo dell’imprenditoria goriziana del Novecento. Parliamo della famiglia Aguzzoni, che si prepara a festeggiare domani l’ottantesimo anniversario di attività. La prima pagina dell’album dei ricordi ci riporta indietro di altri dieci anni, fino al 1927, quando l’allora ventenne Ugo Aguzzoni, nativo di Badia Polesine in provincia di Rovigo, aprì la serranda della sua prima officina nella cittadina di Monselice, nel padovano. Nel ’37 arrivò la decisione di trasferirsi, insieme ai fratelli Carlo e Gino, a Gorizia, dando avvio a un’impresa che è diventata un marchio legato al mondo dei motori nella nostra città, e i cui valori vengono ancora oggi preservati nei sentimenti di Mirella, Annamaria e Rodolfo, i tre figli di Ugo, scomparso nel 2004 all’età di 97 anni. «La nostra prima officina a Gorizia si trovava al centro di un gruppo di case - ricordano i tre fratelli - quindi era diventata la confluenza naturale per tutti i bambini della zona. Era più che un’officina, direi quasi un cortile dove si andava a giocare mentre i genitori lavoravano. Fin da quegli anni lo spirito dell’officina è sempre stato quello di una azienda familiare, e su questa direzione abbiamo sempre continuato a lavorare. Ancora oggi riteniamo sia l’unione familiare il valore più grande». Una famiglia nella quale rientrano anche i dipendenti e la cui storia ha saputo adattarsi ai diversi momenti storici che ha dovuto affrontare la nostra città. A cominciare dal secondo dopoguerra e fino all’ultima crisi economica. «Una delle grandi intuizioni di papà fu quella di fondare insieme a otto soci il Consorzio officine meccaniche goriziane» ricordano ancora Mirella, Annamaria e Rodolfo, «era da poco finita la guerra e il Consorzio riuscì ad aggiudicarsi tutte le commesse militari per riparare motori, camionette e cingolati. Ci siamo sempre adattati ai momenti storici, non ultimo quello della crisi del 2009. Fino ai primi anni Duemila la quota generale per il mercato automobilistico nella provincia di Gorizia era stabile intorno alle 6mila vetture vendute ogni anno. Lo scoppio della crisi ha fatto scendere la quota di due terzi, e solo negli ultimi anni è tornata a salire fino a 3.500. Ed è questo il motivo per cui siamo passati in quindici anni da 50 dipendenti a 24». In 80 anni, l’officina Aguzzoni si è trasferita nel 1953 dalla parte opposta di corso Italia, al civico 169 dove veniva offerto ai goriziani anche un servizio di garage, e nel 1994 nella sede attuale di via Terza Armata. «Si lavorava tanto, anche la domenica» il ricordo di Mirella, Annamaria e Rodolfo, «ma nostro padre è stato un uomo intelligente e non ci ha mai fatto pesare il lavoro. Ce lo faceva passare per un divertimento, dagli inventari con lo zio ai soccorsi stradali dopo aver preso la patente. Ci ha trasmesso la passione». Negli anni accanto al nome sono stati affiancati marchi come Opel e Renault nei primi anni 60, ai quali dal 1973 si affiancò la Bmw. Nel 1981, anno della divisione dai cugini che mantennero il marchio tedesco, arrivò infine Fiat, oggi completata da Lancia, Alfa Romeo e Kia.
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