Il Sabotino visto dal nipote di Badoglio

Non poteva che chiudersi con la presentazione di un volume sulla Grande guerra la rassegna autunnale de “Il Giovedì del Libro” alla Biblioteca di Monfalcone, in un’ideale staffetta tra il 2013 e il...
Bonaventura Monfalcone-20.12.2013 Giovedì del libro-Badoglio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-20.12.2013 Giovedì del libro-Badoglio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Non poteva che chiudersi con la presentazione di un volume sulla Grande guerra la rassegna autunnale de “Il Giovedì del Libro” alla Biblioteca di Monfalcone, in un’ideale staffetta tra il 2013 e il 2014, l’anno del Centenario del conflitto. Un libro importante, “L’anima del Sabotino”, inserito nella collana “Itinerari segreti della Grande guerra nel Goriziano”, e ospiti altrettanto illustri, gli autori Walther Olmi, fotografo e socio fondatore del Centro per le ricerche archeologiche e storiche nel Goriziano (così come il terzo coautore, Mario Muto, impossibilitato a partecipare alla serata), e Gianluca Badoglio, un cognome che dice tutto, nipote del Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio del quale cura l’archivio personale. «Mi pareva brutto scrivere di mio nonno solo a riguardo della sconfitta di Caporetto e quindi ho voluto ricordare la sua più grande vittoria, quella del Sabotino – ha detto, tra il serio e il faceto, Badoglio – forse mio nonno non è stato un genio militare ma ha avuto una grandissima qualità, che gli è stata sempre riconosciuta, in particolare da attestati di sottoposti che custodiva gelosamente, ovvero la meticolosità e la capacità di fare gruppo. L’impresa del Sabotino (conquistato in pochi minuti e praticamente senza perdite umane, ndr) è dovuta proprio a queste qualità e al lavoro d’equipe». Il libro, però, presentato da Marco Mantini, il più grande esperto del territorio sulla Grande guerra, ed edito da Gaspari, è molto di più di un volume di storia militare. «Lo si può definire una guida interdisciplinare al Sabotino dal punto di vista storico e naturalistico – ha detto Mantini – un luogo che fu teatro di incontro e scontro tra uomini lo è anche di flora e fauna, ed è pensato per gli escursionisti che ne vogliano scoprire i segreti». «Personalmente vado dal 1975 sul Sabotino e ogni volta scopro qualcosa di nuovo – ha aggiunto Walther Olmi – è una sorta di grande enciclopedia a cui ci si può appassionare. Siamo partiti dalla sua storia e dalla sua geologia illustrando, proprio come in una vera guida per escursionisti, tutte le cose che ci sono da vedere sul Sabotino». La rassegna “Il Giovedì del Libro” riprenderà in primavera grazie anche al contributo della Bcc di Staranzano e Villesse.

Michele Neri

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