Il ritorno delle grandi meduse in Sacchetta e alla Marittima di Trieste

TRIESTE Sulle Rive sono tornate le maxi meduse. Anche se non in grandi quantità, come accaduto alcuni anni fa. Sono state notate nei giorni scorsi nella Sacchetta e accanto alla Stazione Marittima, dove soprattutto i turisti hanno scattato foto, incuriositi delle “Rhizostoma pulmo”, conosciute anche come “polmone di mare”.
In realtà l’animale ormai vive stabilmente nel golfo triestino, a spingerle vicino alla costa sono state nei giorni scorsi le correnti conseguenti al vento forte.
Nulla a che fare, come qualcuno ipotizzava anche sui social, con le prime giornate calde dell’anno.

A spiegare il fenomeno è Valentina Tirelli, dell’Ogs, «le temperature più elevate del periodo non influiscono sulla presenza delle meduse sulle Rive, noi le vediamo tutto l’anno nelle nostre acque, ma negli ultimi giorni c’è stata bora forte, che spingendo l’acqua verso il centro del golfo ha innescato una corrente contraria, ed è il motivo per cui le persone le hanno notate vicino alla città».
C’è chi le ha osservate passeggiando sul molo Audace, chi nella zona dell’imbarco del Delfino Verde e chi ancora su Riva Ottaviano Augusto, tra le barche ormeggiate nella Sacchetta.

Sono comunque lontani ormai gli scenari di una distesa di Rhizostoma che riempivano la costa, come successo nel 2021, quando le foto di Trieste avevano fatto il giro del mondo per la quantità enorme di esemplari presenti. Distese spettacolari di meduse che per giorni si erano accumulate senza sosta, dando vita a un colpo d’occhio eccezionale.

Chi le fotografa, ricorda l’Ogs, ma scatta immagini anche ad altri animali nel mare, come delfini o tartarughe, può segnarli attraverso l’app avvistApp (www.avvistapp.it) che consente di inviare a ricercatori ed esperti segnalazioni preziose. «Basta scattare una foto dell’animale e mandarcela tramite l’app - si richiede attraverso il sito dell’iniziativa - se non riesci a fare la foto dell’animale visto, mandaci comunque la tua segnalazione spedendo una foto del luogo dell’avvistamento, ci sarai comunque di grande aiuto». —
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