Il ritorno “a casa” della vettura del tram

Presto ritornerà a sferragliare nuovamente fra Trieste e il Carso dopo esser stata sottoposta a uno lungo pit stop, vittima del Patto di stabilità del governo Monti. Ma già ieri mattina è arrivata al deposito di Opicina a bordo di un camion con semirimorchio, quasi pronta a ritornare in servizio, la vettura 401 del popolare tram di Opicina che risultava non idonea al servizio ab illo tempore, per l'esattezza dal 18 agosto 2009. Una storia infinita, iniziata quasi sette anni fa. Il motivo del fermo vettura è presto detto: dopo esser stata sottoposta a revisione generale e attrezzata con il sistema di guida elettronico tipo “chopper”, venne bloccata per sospette crepe alle due travate di appoggio della cassa. Tale anomalia non era stata rilevata durante le operazioni di restyling sulla vettura, ma era emersa soltanto durante l’esercizio. Per precauzione si è proceduto a un fermo macchina e per individuare le micro fratture, è stata effettua una sorta di radiografia che ha confermato il sospetto: il tram 401 è stato così tolto dal servizio, in attesa dell'intervento risanatore che il Patto di stabilità del governo Monti aveva bloccato fino allo scorso 17 giugno. Proprio quel giorno un camion adeguatamente attrezzato aveva caricato lo sfortunato tram per trasportarlo all'officina designata a eseguire l'intervento risanatore.
L'operazione per far “rinascere” questa vettura blu e bianca del tram di Opicina si è svolta a Trieste nel comprensorio del Polo nautico di riva Giovanni da Verrazzano, che conta all'attivo diversi interventi di revamping tranviari, come la ricostruzione completa della cassa in legno della vettura storica 6. Un intervento “made in Trieste” che ha risparmiato alla motrice un lungo viaggio a fino a Casagiove presso Caserta, dove le altre vetture tranviarie sotto state sottoposte a revisione generale e dotate del nuovo sistema di guida “chopper” negli opifici del Consorzio Contact. Una scelta che ha consentitò anche di ridurre i costi di spostamento dei tecnici di Trieste Trasporti e del Comune per seguire da vicino tutte le delicate fasi dell'intervento. Ora proseguiranno ad Opicina gli altri interventi necessari per far ripartire questo tram, anche se non si conosce ancora la data del suo ritorno in linea.
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