Il Rilke è chiuso da nove mesi: la Provincia di Trieste è pronta ad affittarlo

Se i tempi per l’acquisto da parte della Regione dovessero allungarsi, l’ente è disposto a firmare una convenzione transitoria per riaprirlo in breve
Di Tiziana Carpinelli
Silvano Trieste 24/06/2013 Chiusi i passaggi al Sentiero Rilke
Silvano Trieste 24/06/2013 Chiusi i passaggi al Sentiero Rilke

L'“effetto attesa”, ormai, si prolunga da nove mesi. Ma ancora nulla è stato partorito. Escursionisti, amanti del verde, scolaresche, turisti e famiglie attendono dallo scorso aprile, quando il principe Carlo Alessandro della Torre e Tasso ha chiuso il Rilke di sua proprietà, l'annuncio che sì, su quel sentiero tanto caro ai cittadini, ma non solo, si potrà tornare liberamente a passeggiare.

Eppure è arrivato l'anno nuovo e catene e divieti d'accesso ai varchi principali che conducono all'area naturalistica non sono ancora stati rimossi. Neanche dal Castello giungono nuove: «Per il momento il Rilke resta chiuso – ammette la principessa Vèronique – e noi rimaniamo in attesa di vedere se qualcosa si muoverà in Regione». L'aspettativa, come si può intuire, è che dopo l'annuncio dell'intenzione di acquisire l'area, un bene ritenuto d'interesse pubblico per il quale si deve mantenere dunque la pubblica fruibilità, da parte della giunta Serracchiani vi sia un passo concreto in tale direzione.

O almeno, dovessero esservi ancora degli intoppi di natura economica o burocratica, un'azione da parte della Provincia. Che in effetti è pronta a intervenire in attesa del perfezionamento dell'acquisto. Come? Affittando temporaneamente il sito per riaprirlo in primavera. Intanto così commenta l'assessore comunale al Turismo, Andrej Cunja: «Stanti le perentorie richieste economiche della proprietà, la Regione è l'unica a poter intervenire e gli uffici competenti stanno lavorando per concretizzare ciò che la giunta ha deliberato, ovvero l'acquisizione dell'intera particella, ma evidentemente non si tratta di un'operazione né elementare né immediata. Sono però sotto gli occhi di tutti gli effetti deleteri a 360° che una decisione unilaterale ha causato».

Più ottimista la Provincia, che parla per bocca dell'assessore al Patrimonio Mariella Magistri de Francesco: «Non abbiamo notizie di un cambio di rotta da parte della Regione, con la quale ci siamo confrontati fino a prima della finanziaria, in particolare interloquendo con gli uffici degli assessori Bolzonello, competenti per la parte ambientale della questione, e Peroni, per quella economica. Dunque l'impegno politico di acquisire il sentiero resta per noi tale e quale, a che punto invece sia l'iter non lo so, ma a breve cercheremo di riprendere i contatti con i funzionari incaricati».

«Nella finanziaria regionale – prosegue de Francesco -, che ho letto per intero nelle bozze, non ho trovato una voce specifica sul Rilke, ciò tuttavia non significa che nelle successive note in via di estensione non risulti inserita una posta in merito, e per questo attendo la pubblicazione ufficiale del documento. Comunque, anche nel caso in cui i tempi per l'acquisto dovessero allungarsi, la Provincia ribadisce l'intento di inserirsi nella fase transitoria siglando una convenzione, che è già pronta, con la proprietà per prendere in affitto l'area allo scopo di renderla il prima possibile fruibile al pubblico, già da questa primavera».

Insomma una cosa è chiara: palazzo Galatti vuole che il sentiero sia riaperto in tempi brevi, anzi brevissimi. Complici le temperature miti, la primavera può considerarsi già alle porte. E il boomerang di frotte di turisti dirottati verso altre mete va assolutamente scongiurato. Il Rilke chiuso è una grave perdita del territorio sotto il profilo turistico, un’attrazuione in meno per i turisti. Il ndo va sciolto prima dell’arrivo della nuova stagione.

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