Il residence de luxe chiuso da sei anni in attesa del via libera dei tecnici comunali

il caso Mentre a Trieste si ristrutturano enormi antichi palazzi per farne nuovi alberghi di alta gamma, alle porte della città l’unico (per ora) “cinque stelle”, l’hotel Greif Maria Theresia, si...
Silvano Trieste 2018-07-14 La Dependance dell'Hotel Greif
Silvano Trieste 2018-07-14 La Dependance dell'Hotel Greif

il caso

Mentre a Trieste si ristrutturano enormi antichi palazzi per farne nuovi alberghi di alta gamma, alle porte della città l’unico (per ora) “cinque stelle”, l’hotel Greif Maria Theresia, si dibatte tra difficoltà tali da rendere tuttora inagibile, mai abitata e anche invenduta l’imponente dependance da quattro piani alle spalle del corpo centrale. Una struttura completata già tra il 2012 e il 2013 con una spesa di 8 milioni di euro e passata attraverso traversie di ogni genere: il ritrovamento dei resti di una villa romana, la parziale demolizione e il rifacimento del tetto su ordine del Comune, ricorsi al Tar, interventi della Soprintendenza. Da ultimo la certificazione di abitabilità che non c’è. E senza la quale non si affitta e non si vende.

Ora sembrerebbe quasi vicina l’ora della consegna di questo documento. Ma gli uffici tecnici del Comune affermano: «Il titolare dell’hotel non ci ha presentato la richiesta di abitabilità, anzi, deve ancora consegnare la documentazione di fine lavori».

Tuttavia negli scorsi anni, nonostante la situazione, Lucio Vudafieri, il deluso titolare del “Greif”, socio della Xero srl di Castelfranco Veneto, proprietaria del 5 stelle, ha messo sul mercato appartamenti a un prezzo tra i 260mila e i 560mila euro, arrivando talora fino al contratto preliminare.

Ma, in assenza del certificato di abitabilità, non è potuto andar oltre. Ora la rabbia per le lungaggini burocratiche è forte e fa rimpiangere a Vudafieri di aver investito in città. «Maledetta la volta che sono venuto a Trieste - esclama ormai sconfortato – . Prima abbiamo trovato i resti di una villa romana che ci hanno fatto dannare per due anni. Poi il Comune mi ha fatto abbattere 30 centimetri di tetto. E c’è voluto un altro anno e mezzo per avere le nuove concessioni edilizie per ricostruire il tetto come volevano i tecnici municipali». Insomma, nonostante l’edificio sia stato completato nel 2012, a oggi ancora non si è riuscito a mettere nulla sul mercato. «E pensare che avevo già venduto quasi la metà degli appartamenti - spiega -, ma poi ho dovuto annullare tutto perché non avevo l’abitabilità e senza questa non si può fare nulla. Per fortuna ora dovremmo essere arrivati alla fine dell’iter, mancherebbero in teoria due mesi per avere questa carta». E poi? «Valuterò se affittare questi appartamenti oppure venderli».

Gli appartamenti, di metrature diverse, dai 70 ai 110 metri quadrati, erano in vendita come detto a un prezzo tra i 260mila euro e 560mila euro. Con anche la possibilità dell’utilizzo di piscina, palestre e saune e di trattamenti personalizzati dell’Hotel Maria Theresia Greif, che nel frattempo ha subìto qualche lieve modifica. Il ristorante, ad esempio, Vudafieri ha deciso di chiuderlo definitivamente al pubblico esterno. «Apre solo su ordinazione e per i nostri clienti - afferma -. Basta con gli esterni, ho chiuso dopo 18 anni. Veniva qualcuno, raramente, ma era un impegno grossissimo». E alla domanda se volesse vendere l’albergo, non si tira indietro: «Beh, se qualcuno lo volesse comprare, perché no, tutto si vende e tutto si compra». Anche se per il momento il titolare, proprio perché deve occuparsi delle vicissitudini del residence, da Trieste non ha intenzione di andar via. —

BE.M0.

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