Il record di Sfetez: «Mi sono fatto tutte le 59 sfilate»

MUGGIA Quando i gruppi in corteo erano 26. Quando anche le multinazionali si riversavano nella cittadina. Quando alle donne era addirittura vietato sfilare. Quando tutto ciò accadeva Adelio Sfetez c'e...
Foto BRUNI TRieste 21.02.12 Muggia:Sig Delio
Foto BRUNI TRieste 21.02.12 Muggia:Sig Delio

MUGGIA

Quando i gruppi in corteo erano 26. Quando anche le multinazionali si riversavano nella cittadina. Quando alle donne era addirittura vietato sfilare. Quando tutto ciò accadeva Adelio Sfetez c'era. Muggesano doc, nato nel novembre del 1924, Sfetez può vantare di essere uno dei padri fondatori del Carnevale di Muggia, nonché di aver partecipato da protagonista a tutte e 59 le sfilate. Adelio inizia a lavorare a 15 anni nei cantieri navali “San Marco” di Trieste. Assieme ad altri operai amanti del calcio nel 1939 dà vita al gruppo Ongia. Un nome scelto non a caso: lavorando alla "San Marco" non era raro ritrovarsi con un'unghia pesta. Nel 1940 l'Italia entra in guerra, ma il giovane tornitore non viene richiamato alle armi. Nel 1948 emigra in cerca di maggior fortuna in Svizzera. Due anni dopo, nel 1950, torna a Muggia e riprende l'attività alla San Marco. Nel 1953 il sindaco muggesano Giordano Pacco decide di dare una svolta alla manifestazione. «Sino ad allora vari gruppetti che si erano creati nella cittadina festeggiavano separatamente, Pacco invece affidò ai vari rappresentanti delle compagnie di dar vita ad un Carnevale con una sfilata unica». Sfetez fa parte del comitato che di fatto crea le regole che serviranno l'anno dopo, nel 1954, a celebrare il primo Carnevale ufficiale di Muggia. «All'epoca i gruppi erano 24, l'anno dopo salirono addirittura a quota 26». Negli anni 50 erano in tanti a sognare di “conquistare” Muggia. Arrivavano carri da Prosecco, Servola e altri rioni triestini. Ma non solo. «Anche i grandi gruppi commerciali erano interessati ad ottenere visibilità e quindi nelle prime sfilate si presentarono Coca Cola, Nestlè, Talmone...». Una situazione che ben presto indusse il Comitato a limitare l'accesso alla sfilata alle sole compagnie muggesane. Ma dove si costruivano i carri? «Inizialmente si facevano nelle cantinette e poi si montavano in strada. Il primo magazzino per lavorare tutti assieme arrivò nel 1956 ed era sito nell'attuale stazione delle autocorriere». Interessante poi vedere come sia cambiato il ruolo del gentil sesso. «Per le prime 7-8 edizioni del Carnevale alle donne era vietato sfilare e quindi erano gli uomini che dovevano vestire in abiti femminili». Un altro fattore, decisamente mutato nel tempo, riguarda la componente... alcolica del Carnevale. «Mentre preparavamo i carri si era soliti posizionare una damigiana di vino al centro, e si beveva per stare in compagnia, sempre con educazione e senza esagerare». (ri.to.)

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