Il record del piccolo distributore di Vipulzano: file sino all’ex valico
di Francesco Fain
MOSSA
È un distributore piccolo. Quattro pompe e un operatore che incassa. Porta il marchio Omv e si trova a Vipulzano, in sloveno Vipolze, appena dietro Mossa. Perché ne parliamo? Perché «grazie» alla manovra Monti e all’aumento impazzito delle accise sul carburante, quella piccola stazione di servizio sembra essere diventata... l’ombelico del mondo. Non è assolutamente improbabile (anzi è altamente probabile) trovare file lunghissime di auto italiane in attesa di fare il pieno. Sembra davvero di essere indietro con l’orologio della storia.
Nei giorni scorsi, il “corteo” era talmente lungo da raggiungere l’ex valico e l’area dove sorgevano le garritte. «Qui, è sempre stato tranquillo. Sì, molti italiani venivano ad approvviggionarsi di carburante ma mai si era vista la folla di questi giorni. Ad un certo punto, mi sono chiesto se fosse terminata la benzina in Italia», osserva un residente mentre assapora un caffè in un bar vicino. Sì, crediamo proprio che il gestore dell’impianto abbia tanti motivi per sorridere quanti i colleghi italiani ne hanno per... piangere. Il differenziale di prezzo del carburante è diventato nuovamente così sensibile che l’esodo verso la Slovenia è incessante: e anche un piccolo distributore, immerso nel Collio sloveno, diventa mèta privilegiata di automobilisti “nostrani” che fanno il pieno. «Perché veniamo qui? Perché otteniamo un doppio beneficio. Facciamo benzina e acquistiamo una stecca di sigarette. Il risparmio è notevolissimo. E non mi vengano a dire che bisogna fare più strada perché io risiedo a Mossa», osserva un automobilista in fila.
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