Il re delle funi d’acciaio investe 5 milioni a Trieste

Il gruppo austriaco Teufelberger aumenta la capacità dello stabilimento sul canale navigabile. L’ad Giuliano Ambroset: «Ricco portafoglio ordini»

TRIESTE É di 5 milioni di euro l’investimento che sarà effettuato, nel corso del 2019 sullo stabilimento di Trieste, dalla Redaelli Tecna, che fa parte del gruppo austriaco Teufelberger, uno dei più importanti produttori al mondo di funi d’acciaio. L’investimento permetterà allo stabilimento triestino di aumentare le capacità produttive, sia in termini di volumi ma anche e principalmente di ampliare la gamma di semilavorati e di funi, che saranno poi utilizzati nello stabilimento stesso e negli altri impianti del gruppo italiani e austriaci. La nuova linea di produzione sarà un altro colosso della lunghezza di oltre 118 metri, che ben si inserisce tra le macchine giganti già presenti in questo stabilimento. «L’investimento che ci apprestiamo a fare – ha spiegato Giuliano Ambroset, amministratore delegato della Redaelli Tecna – è uno dei più importanti mai deliberati e va a completare quel progetto che punta a dare allo stabilimento di Trieste maggiore flessibilità e indipendenza nel produrre grandi funi e trefoli».

Le macchine giganti hanno permesso, in passato, a Redaelli Tecna di superare per ben tre volte il primo Guinness World Record, portato a segno dalla società stessa, l’ultimo dei quali, conseguito nel 2017, consiste nella realizzazione della fune più pesante al mondo, con un diametro di 160mm, una lunghezza di 4050 metri e una massa netta di 488 tonnellate. Tale record sarà ripetuto anche l’anno prossimo, evidenziando ulteriormente la leadership della Redalli Tecna nel mondo. L’ottima posizione dello stabilimento, sito nel lato sud del canale navigabile triestino, permetterà di continuare a investire nell’assetto industriale della città, riuscendo a dare un contributo allo sviluppo del territorio grazie anche ai qualificati servizi di società presenti nello stesso contesto.

Questo investimento su Trieste, che nel 2017 e 2018 ha avuto una fase non brillante a causa della crisi dell'offshore, crea aspettative per il 2019 più che promettenti, visto anche l’ottimo portafoglio ordini con cui Redaelli Teufelberger si affaccia al nuovo anno.

«Abbiamo anche in animo di procedere a quale assunzione – ha aggiunto Ambroset – che sarà limitata a poche unità, ma sarà significativa visto il contesto nel quale stiamo operando. Va ricordato – ha sottolineato – che nel comparto si è registrato un calo di volumi, particolarmente spiccato nei settori gas e oil». Il nuovo investimento approvato dalla Redaelli Tecna è inteso, in modo particolare, a completare produttivamente la capacità e varietà dei prodotti, per garantire una minore dipendenza produttiva dall’ambio del solo off-shore. La nuova macchina permetterà di creare infatti sinergie di gruppo e di incrementare la presenza della Redaelli e del Gruppo TB-RT nel trasporto persone, nelle linee d’ormeggi, e nel sollevamento speciale multitrefolo e non.

«Il nostro interesse su Trieste – ha concluso l’amministratore delegato – è confermato da quest’ultima operazione ed è basato sulla posizione strategica sul mare della città e sui servizi che si possono utilizzare nell’area». —




 

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