Il rapinatore fermato in piazza Goldoni a marzo aveva tentato due scippi

TRIESTE Si chiama Benito Vicinanza l'uomo che ieri ha tentato due rapine brandendo una bottiglia di birra a mò di clava per finire, subito dopo, in manette. Il giovane triestino, di soli 22 anni, lo scorso marzo aveva già fatto parlare di sé per due goffi tentativi di scippo, per i quali era finito ai domiciliari.
Ieri ci ha riprovato, passando direttamente alla rapina: il primo colpo è stato tentato all’erboristeria “Antichi sapori” in corso Saba. Racconta la proprietaria ancora turbata: «Si è presentato alla cassa, aveva il passamontagna e in mano teneva una bottiglia di birra. Mi ha detto: “Questa è una rapina, fuori i soldi”».
La donna non si è persa d’animo. Ecco cosa ha fatto: «Gli ho tolto di scatto il passamontagna e ho afferrato la bottiglia quando ha mollato la presa. Così il bandito si è spaventato ed è scappato».
Il giovane, ora a volto scoperto, si è diretto - secondo la ricostruzione della polizia - in via Catullo dove ha puntato al supermercato In’s. È andato dritto alla cassa. In quel momento stava lavorando Nadia Zuliani. Racconta: «Me lo sono trovata davanti. Certo che mi sono spaventata. Mi ha detto: “Apri il cassetto”. Aveva una bottiglia in mano. Mi sono bloccata quando ha alzato la bottiglia».
La fortuna è stata che un’altra cliente che era presente nel supermercato è subito uscita passando attraverso la porta di sicurezza che è allarmata. Così è scattata la sirena e il bandito è fuggito. Dice ancora la cassiera: «L’ho riconosciuto. Era la stessa persona che ha rapinato il market l’anno scorso».
In breve il giovane è stato preso. Già dopo il primo colpo è stato attivato il cosiddetto dispositivo antirapina coordinato dalla sala operativa della Questura. Le pattuglie in borghese della Squadra mobile si sono precipitate prima nella zona di largo Barriera e poi in via Catullo. Nel frattempo sono stati intensificati i controlli in città da parte delle Volanti. In breve il sospettato è stato così individuato in via Carducci. Prenderlo è stato, a questo punto, un gioco da ragazzi. Gli agenti gli sono piombati addosso e lo hanno atterrato. Gli hanno messo le braccia dietro alla schiena e poi lo hanno ammanettato. È successo in mezzo alla gente. Alcuni passanti si sono spaventati, altri si sono fermati a guardare cosa stava succedendo. In breve il giovane è stato caricato su una Volante che si è diretta a sirene spiegate in Questura. Poi, in serata il bandito è stato accompagnato in carcere, secondo le indicazioni del pm Maddalena Chergia.
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