Il quadro di Sissi a cavallo venduto per 1,5 milioni
UDINE. Elisabetta d'Austria-Ungheria, per tutti nota come Sissi, continua a far sognare a quasi 120 anni dalla sua tragica morte. La sognano i nostalgici dell'impero, ma la sognano anche gli appassionati d'arte, tanto da indurre uno di questi a pagare oltre un milione e mezzo di euro (per la precisione 1,54 milioni) per un suo quadro. L'opera è stata battuta all'asta al Dorotheum di Vienna, in una sala affollata e in un silenzio surreale. Le puntate si sono susseguite l'una all'altra in un continuo rialzo che sembrava non finire mai, finché è giunta per telefono quella definitiva di 1,54 milioni, che ha posto fine alla corsa.
L'opera è stata aggiudicata per un prezzo considerato straordinario, cinque volte superiore alla stima che ne avevano dato i periti della casa d'aste (che si aggirava tra i 300.000 e i 350.000 euro), dovuto evidentemente più al valore storico e affettivo della tela che non al suo effettivo valore artistico. Come di consueto, il Dorotheum non ha reso pubblico il nome dell'acquirente. Dovrebbe trattarsi, comunque, di un cittadino austriaco o residente in Austria, dato che la Soprintendenza alle opere d'arte non ha dato il consenso all'esportazione della tela.
Il quadro ritrae Elisabetta in sella all'amazzone sul suo cavallo, nella cornice del castello di Possenhofen, residenza estiva della famiglia Wittelsbach in riva al lago di Starnberg, in Baviera. La futura imperatrice qui ha soltanto 15 anni (siamo nel 1853) e appare più bella che mai, non ancora oppressa dai tormenti che di lì a poco le avrebbe procurato la corte di Vienna. Pochi giorni prima d'essere ritratta era stata promessa in sposa al giovane Francesco Giuseppe e la famiglia aveva commissionato quel dipinto a Carl Theodor von Piloty, uno dei più noti pittori storicisti del tempo, e a Franz Adam, specializzato nella riproduzione di cavalli. L'opera doveva essere terminata in tempo per poter essere donata a Francesco Giuseppe il 24 dicembre, giorno di compleanno di Elisabetta. L'imperatore d'Austria si era recato appositamente a Monaco, per festeggiare la futura sposa, e in quell'occasione Sissi gli aveva consegnato il quadro come "regalo di Natale".
In realtà in famiglia quel dipinto fu sempre definito "dono di fidanzamento" e con tale titolo è stato presentato anche dal Dorotheum. Era il pezzo più interessante dell'asta, anche per chi non fosse interessato all'acquisto, perché si trattava di un'opera di cui per quasi cento anni si erano perse le tracce. Francesco Giuseppe l'aveva sempre voluta con sé, affissa alla parete della sua camera da letto, e lì era rimasta fino al giorno della sua morte, nel 1916.
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