Il progetto esecutivo non supera l’esame. Stop ai lavori a Cattinara

Cantiere bloccato dopo il niet dell’ente agli studi dell’impresa costruttrice Clea. L’allarme della Regione. L’AsuiTs prepara le contromosse. Azioni legali in vista
Foto Bruni Trieste 09.09.2018 Ospedale di Cattinara:lavori esterni
Foto Bruni Trieste 09.09.2018 Ospedale di Cattinara:lavori esterni

Il nuovo Burlo a Cattinara nel 2021

TRIESTE Il blocco dei lavori di Cattinara rischia di andare alle calende greche. E così Azienda Sanitaria e Regione scendono in campo davanti all’arenarsi delle opere di restauro e nuova costruzione affidate alla cooperativa Clea, la cui proposta progettuale non riesce a ottenere il via libera definitivo dall’organismo di valutazione indipendente incaricato di esaminare la rispondenza tra quanto previsto nella gara d’appalto e le soluzioni tecniche messe in campo dal vincitore. Problema serio per città e sanità regionale perché, se Clea continuasse a non dimostrarsi in grado di dare risposte convincenti, l’ultima ratio a disposizione dell’Azienda sanitaria potrebbe essere la rottura unilaterale del contratto.

Ne deriverebbero strascichi legali di anni che metterebbero un pesante punto interrogativo sul futuro dei lavori e sulla fine della situazione di provvisorietà cominciata nei mesi scorsi, quando i cinque piani più alti della torre medica sono stati smantellati e le varie medicine specialistiche trasferite, in parte nei piani inferiori e in parte nella torre chirurgica, con l’effetto di ridurre gli spazi destinati all’amministrazione. Un disagio che sarebbe dovuto durare sei anni, ma che di questo passo rischia di protrarsi per un tempo ben più lungo.

Tunnel nel piazzale e nuovo park per il mega cantiere di Cattinara
Lavori a Cattinara


Che la situazione cominci ad assumere tinte fosche, lo dicono le parole dell’assessore regionale Riccardo Riccardi. «I tempi previsti si stanno dilatando – dice il responsabile della Sanità – e questo scenario mi preoccupa perché in questi mesi l’impresa non ha messo sul tavolo una soluzione: bisogna capire puntualmente le ragioni di un ritardo sul cronoprogramma che è divenuto insostenibile». Riccardi passa la palla «alle competenze in capo alla stazione appaltante», ovvero all’Azienda, che «davanti a questo immobilismo non può stare più ferma». Per l’assessore, «non si può immaginare di lasciare bloccata un’opera così importante per la città e per la comunità regionale: Cattinara è un obiettivo su cui non possiamo attendere oltre».

Da quanto trapela, l’AsuiTs è in pressing da settimane tanto sull’organismo di valutazione quanto sull’impresa costruttrice, per raggiungere la sospirata approvazione del progetto esecutivo. Le interlocuzioni fra l’impresa costruttrice e i collaudatori sono infatti riservate: ciò che è certo è che il via libera era atteso per l’estate, ma sono passati mesi in rimpalli fra non sembrano approdare a nulla. Niente sa dunque l’Azienda sull’andamento dello scambio in corso fra Clea e l’importante studio genovese che si occupa dell’esame della proposta progettuale, dopo aver vinto a sua volta l’affidamento dei compiti di verifica, come prevedono tutte le gare pubbliche al di sopra dei 30 milioni di euro. Caso in cui rientra Cattinara, il cui rinnovo, iniziato durante il mandato dell’ex dg Nicola Delli Quadri, dovrebbe costare circa 140 milioni.

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Lavori a Cattinara


Dopo mesi di vana attesa non è allora improbabile immaginare che le richieste di chiarimento si possano trasformare in un braccio di ferro a suon di carte bollate. Il direttore Asuits, Adriano Marcolongo, si tiene tuttavia più che coperto: «Stiamo pressando per addivenire quanto prima a una soluzione». Ma quando gli si domanda se l’affidamento è a rischio, il manager oppone il più classico di «no comment». E non potrebbe essere altrimenti, visto che la questione riguarda un contratto ormai in essere e le clausole onerose destinate a scattare in caso di intoppo.

Difficile però pensare che l’Azienda non stia valutando tutte le ipotesi in campo, dalla risoluzione pacifica alla minaccia di far valere le penali previste dal contratto, fino alla sua rottura consensuale o unilaterale, a seconda di quale sarà la volontà di Clea e la sua capacità di rispondere alle previsioni tecniche del progetto inserito nel bando di gara. L’impresa continua intanto a lavorare sulla realizzazione del parcheggio e del tunnel che collega la centrale termica al punto dov’è prevista la realizzazione della terza torre destinata a ospitare il nuovo Burlo. —


 

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