Il prezioso tesoro di Aquileia sarà esposto a Santa Chiara

Francesco Fain
Il Covid-19 non ferma la programmazione culturale. E, anzi, si concretizza un progetto (molto ambizioso) che era finito tristemente nei cassetti per tutta una serie di vicissitudini. Si tratta di documenti storici che ben pochi hanno avuto la fortuna di vedere e “toccare”, alcuni dei quali risalenti addirittura al IX secolo avanti Cristo, ma anche croci preziose, monili e diversi oggetti sacri.
Stiamo parlando di quello che è conosciuto come il “tesoro di Aquileia”. Nonostante il periodo di stop forzato dovuto al coronavirus, gli incontri e il lavoro a favore della mostra stanno andando avanti speditamente, senza intoppi.
L’ultima riunione si è svolta qualche giorno fa tra l’assessore comunale alla Cultura e allo Sviluppo turistico Fabrizio Oreti, il sindaco di Aquileia Emanuele Zorino, il responsabile di Arte diocesi Roberto Grion per l’Arcidiocesi di Gorizia.
Si sono trovati tutti d’accordo nell’affermare che sarà un’esposizione estremamente «contestuale» che, oltre a creare una sinergia attuale fra i nostri territori, potrà raccontare l’influenza di Aquileia e di Gorizia sulla storia dell’Europa centro-orientale e sulla costruzione dello spirito mitteleuropeo. «La nostra volontà - spiega Oreti - è quella di riscoprire il rapporto fortissimo che esiste tra Aquileia e Gorizia, città vocate da sempre a unire tradizioni e mondi diversi».
Ma non è l’unica novità. Perché si sta portando avanti l’idea di creare una “mostra diffusa” tra Gorizia, Nova Gorica e Aquileia. «Un’esposizione - rimarca l’assessore alla Cultura - che innalzerà il livello culturale e produrrà turismo di interesse artistico. In pratica, dimostrerà l’unicità del nostro territorio e farà da accompagnamento al percorso di avvicinamento alla Capitale europea della cultura 2025».
«Nell’ultimo incontro con gli amici di Nova Gorica ne ho parlato anche con lo staff che sta seguendo la candidatura. Hanno accolto con positività la notizia tanto che, per la prossima settimana, ci rivedremo assieme a loro con il Comune di Aquileia e l’Arcidiocesi per entrare nei dettagli operativi. Se parliamo di tempistiche, in considerazione di ben tre location diverse che farebbero diventare la mostra unica nel suo genere, saranno importanti le dovute autorizzazioni da parte della Soprintendenza - continua Oreti -. Pertanto, è necessario lavorare per tempo e abbiamo pensato di partire per marzo prossimo visto, poi, che a Gorizia, da fine luglio, contiamo di inaugurare la mostra in castello su “Massimiliano I: il fascino del potere” che avrà vita fino al novembre prossimo. Come location goriziana abbiamo pensato al museo di Santa chiara e, come momento di inaugurazione, potrebbe essere metà marzo prossimo».
«Ringrazio l’arcivescovo e i suoi rappresentanti per la grande disponibilità dimostrata - fa eco il sindaco Rodolfo Ziberna – con la consapevolezza che si tratterà di un evento di assoluta rilevanza sia in chiave storica sia di valorizzazione del territorio. Andrà predisposto un elenco dei possibili oggetti da esporre, ognuno con la particolarità inquadrando anche il periodo storico collegato, ovviamente, al territorio e agli eventi che lo hanno caratterizzata».
Dietro a questa mostra ci saranno non solo le amministrazioni comunali e l’Arcidiocesi «ma anche il prezioso supporto della Regione in particolar modo dell’assessore alla Cultura Tiziana Gibelli, che ringrazio per l’attenzione su Gorizia anche alla luce della Candidatura a capitali europee in atto. L’appoggio della Regione - termina Oreti - è fondamentale visto il grande potenziale culturale che possiamo esprimere». —
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