Il presidente sloveno Pahor a Trieste incontra Fedriga: basta muri tra noi

Il Capo di Stato della vicina Repubblica partecipa alla cerimonia di ricordo dell'incendio che segnò simbolicamente l'inizio delle persecuzioni contro la comunità slovena. Lì ha incontrato lo scrittore Boris Pahor. Ha dichiarato: "Oggi ci sono sfide diverse rispetto a dieci anni fa, manteniamo però il senso del dialogo cercando di avere attenzione gli uni agli altri e di aiutarci"

TRIESTE Il Presidente della Repubblica slovena, Borut Pahor, è arrivato a Trieste per parteciperare al 99esimo anniversario dell'incendio che devastò il Narodni Dom, il palazzo della comunità slovena dato alle fiamme da fascisti e nazionalisti. L'evento è organizzato dalla Slovenska kulturno gospodarska zveza e dalla Svet slovenskih organizacij. Il Presidente è entrato nell'edificio, oggi sede della facoltà di lingue stranieri dell'Università di Trieste, dove si è intrattenuto a parlare con lo scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor. Il Presidente ha incontrato anche il governatore Fvg Massimiliano Fedriga.

 

Nel corso della giornata Pahor ha dichiarato: «Oggi ci sono sfide diverse rispetto a dieci anni fa, manteniamo però il senso del dialogo cercando di avere attenzione gli uni agli altri e di aiutarci. Le posizioni divergenti non sono mai state un problema, è normale, ma è importante esprimere le posizioni, anche diverse, in maniera sincera e aperta affrontando i problemi insieme».

In occasione del centenario dell' incendio, che cadrà il prossimo anno, il presidente Pahor ha espresso la speranza che «siano regolamentati gli status delle comunità slovene in Italia e viceversa, questo per aprire ulteriormente i confini e per evitare che vengano ricreati». Pahor ha quindi auspicato che nel centenario, il prossimo anno, «si possa festeggiare insieme nello spirito di convivenza» per far sì «che i nostri figli e le future generazioni possano vivere nella convivenza seppur nelle identità diverse che devono essere mantenute». Pahor ha infine deposto una corona sulla targa che ricorda l'incendio per poi incontrare i rappresentanti delle comunità slovena nella sede del Consolato.

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