Il prefetto di Trieste cancellerà i due matrimoni omosessuali
Il prefetto Francesca Adelaide Garufi disporrà la cancellazione delle trascrizioni all'Anagrafe dei due matrimoni gay celebrati all'estero (uno tra due uomini che si sono sposati a New York, un'altra tra due donne che si sono sposate a Londra) compiute la scorsa settimana dal Comune di Trieste.
"Ho tutta la comprensione del fatto che si invoca a più riprese una normativa adeguata in materia, ma questa spetta al Parlamento e non a me, al momento non è possibile trascrivere in Italia uno stato civile previsto dalle legislazioni di altri paesi ma non da quella nazionale, dunque procederò nei termini indicati dal Ministero dell'Interno", spiega il prefetto.
All'indomani dell'annuncio di Roberto Cosolini, ad ogni modo, è subito bagarre politica. Il centrodestra si ricompatta bollando quella del sindaco come un'operazione elettorale, mentre nel fronte dei sì all'iniziativa, oltre al Pd, a Sel e ovviamente alle associazioni omosex, si collocano anche i 5 stelle, che in Consiglio comunale siedono all'opposizione.
Anche la Chiesa prende posizione. E scomunica Cosolini: "Mi spiace perché di lui ho stima, ma questa la considero una forzatura, una mossa ideologica, un ammutinamento verso la legislazione nazionale vigente", è la sintesi del pensiero di monsignor Ettore Malnati, vicario episcopale per il laicato e la cultura e portavoce dell'arcivescovo Giampaolo Crepaldi.
Riproduzione riservata © Il Piccolo