Il pranzo solidale fa il pienone. Don Zanetti: «Tanta povertà»
MONFALCONE Un pranzo per contrastare la povertà. Ha richiamato più di cento persone, nonostante il maltempo, il tradizionale “Pranzo di Primavera” ieri, nella mensa della Caritas all’Oratorio San Michele di Monfalcone, a dimostrare come ci siano ancora tante persone che non hanno neanche la possibilità di procurarsi da mangiare. È stato un momento conviviale molto speciale per le Caritas del mandamento per aiutare chi è solo, per le persone anziane, per coloro che si trovano in difficoltà economiche e con problemi di salute. Un’occasione insomma per trascorre serenamente in compagnia una giornata di festa come il “Pranzo di Natale”, dove si incontrano “vecchi amici” ma anche per allacciare nuovi rapporti con altri.
«In prevalenza sono uomini – spiega il parroco del Duomo don Flavio Zanetti – poca la presenza femminile e qualche nucleo familiare. Ci sono persone senza fissa dimora, disoccupati, anziani soli con basso reddito, persone di passaggio alla ricerca di un lavoro, anche badanti momentaneamente senza impiego. Più della metà delle presenze è di persone italiane. C’è ancora tanta povertà».
Claudia Diotti della Caritas aggiunge: «Da un lato fa piacere questo clima gioioso e di festa che si è instaurato, ma dall’altro c’è un forte segnale negativo nel senso che le difficoltà aumentano in quella fascia di cittadini che fino ad alcuni anni fa arrivavano a fine mese senza gravi difficoltà economiche».
Prima del pranzo, don Marco Zaina ha celebrato la messa nella cappella dell’Oratorio. È seguito il pranzo nel salone dopo la benedizione di don Flavio Zanetti. Questa volta non c’era come cuoco l’ex parroco del Duomo don Fulvio Ostroman ancora convalescente, trasferito come incarico in altre parrocchie aveva promesso di continuare con questo impegno, ma ha dovuto desistere per motivi di salute. Tuttavia si è presentato in cucina, ha “assaggiato” il menù e ha dato il suo “Ok”. Ai fornelli è stato promosso chef Fulvio Pellizzoni, aiutato da alcuni giovani del San Michele, dagli scout, con la collaborazione delle Acli di Staranzano, che hanno effettuato anche il servizio ai tavoli. Il menù è stato ricco e abbondante: antipasto di affettati, bis di primi (risotto con asparagi e orecchiette in salsa di peperoni), secondo petto di pollo con spinaci piselli e patate per finire con gelato e caffè. Al termine canti e giochi. Il baritono Enrico Cossutta si è esibito in alcuni brani celebri lirici.
La mensa Caritas è stata aperta a gennaio 2008, funziona da lunedì a sabato dalle 12 alle 13 e offre l’opportunità di consumare un pasto caldo completo a quanti sono in difficoltà. In media giornalmente vengono distribuiti 35 pasti, ma in alcune giornate si arriva anche a più di 40 ospiti. L’ambiente è familiare e accogliente, il pasto viene consumato in loco e in caso di necessità, viene fornito anche del cibo per la cena. Il servizio è offerto da una trentina di volontari, provenienti dalle diverse parrocchie del territorio, che si alternano in turni settimanali. I pasti sono forniti dalla Sbe– Vervit, dalla mensa della Centrale Termoelettrica A2A e dalla mensa dell’Ospedale San Polo. Le spese di funzionamento sono a carico della parrocchia Sant’Ambrogio e delle altre parrocchie del territorio. Vengono coperte in parte con il contributo che annualmente viene erogato dalla Fondazione Carigo.—
Riproduzione riservata © Il Piccolo