Il posto di lavoro a Eataly si conquista con una sagra

«Dovete organizzare un progetto per una sagra estiva a Trieste: tipo di location, allestimento, promozione...». Gli ottanta ragazzi “sopravvissuti” alle selezioni che valgono la conquista di uno dei trenta posti di lavoro part time messi in palio dal nuovo store di Eataly che aprirà i battenti a Trieste si ritrovano alle prese con un compito insolito. Ma non si perdono d’animo. Anzi. Si lanciano subito nella sfida. E c’è chi inventa “Le vie del pesce”. Chi crea “Il Carso incontra il mare”. Chi conia “Mari e monti”.
Succede all’Università di Trieste dove, nella mattinata di ieri, si svolgono i colloqui. Si parte alle 10 e si finirà alle 18 dopo una lunga giornata. Dopo una breve presentazione dei responsabili delle risorse umane dell’azienda di Oscar Farinetti che fanno risuonare nell’aula magna dell’edificio H3 parole come “valori”, “passione” e “qualità”, il responsabile di Eataly Trieste Antonio De Paolo, assieme agli addetti dell’agenzia di lavoro Adecco, divide in cinque gruppi gli aspiranti camerieri, baristi, addetti alla vendita... Oggi le selezioni dei grandi colossi avvengono così, attraverso gli “assessment center” di un’ora e mezza, un modo rapido per capire le modalità di ragionamento e di comunicazione che intercorrono in un gruppo di lavoro. Colloqui collettivi dove ai candidati vengono date le istruzioni per discutere tra i membri del gruppo una soluzione.
E qui, in ballo, c’è una sagra estiva. I giovani “in gara” puntano tutto sulla tipicità triestina visto che la filosofia di Eataly è proprio quella di riscoprire i prodotti del territorio. «Mi piace questo tipo di selezione, ci si può confrontare - afferma Damiano Miraglia Raineri, neolaureato alla magistrale di Scuola interpreti e traduttori, originario di Catania - si conoscono le idee dei tuoi colleghi e si possono valutare i loro pensieri senza pregiudizi». A tutti gli effetti ci trova in un vero e proprio team e bisogna escogitare in un determinato tempo una soluzione. Damiano, con un altro candidato, espone davanti agli addetti delle risorse umane il progetto.
Scelte più “democratiche” vengono intraprese dal gruppo di Edgar Cavazos, studente dalla triennale di Lingue e letterature straniere, e da quelli di Jessica Bellini, che da poco ha provato il test d’ingresso per la magistrale della medesima Scuola interpreti, e di Pietro Antonini, studente alla triennale di Scienze politiche, già libero professionista nel campo della comunicazione. Edgar, Jessica e Pietro decidono infatti di esporre il proprio progetto lasciando la parola a tutti i componenti del team affinché ciascuno racconti un pezzo dell’idea.
«Il titolo che abbiamo scelto è “Il Carso incontra il mare”. L’idea è di utilizzare pesce fritto, carne slovena e chioschi in cui le osmize possano rappresentare i propri prodotti bio e vini - racconta Edgar, originario del Messico che, dopo un anno sabbatico trascorso anche a Trieste, si è innamorato della città e vi si è trasferito -. Borgo Grotta è la location decisa. Tavoli lunghi e grandi e una buona strategia con volantinaggio nei punti “clou” dove transitano anche i turisti sono le altre strategie».
Pietro Antonini, triestino che ora vive a Udine, punta invece su Muggia per allestire una sagra dove si assapori solo pesce attraverso un percorso. «La selezione mi è davvero piaciuta. Si conoscono bene gli altri partecipanti e ci si immerge in una realtà lavorativa per due ore» afferma Pietro. Anche Jessica è soddisfatta del colloquio perché «non pensavo fosse così semplice. Ci hanno messo a nostro agio, io ho vinto la mia timidezza così e sono riuscita ad apportare il mio contributo al team senza problemi: ho cercato di capire come gestire la sagra nei casi di pioggia e dare qualche spunto per il divertimento dei bambini».
Le prove, però, prevedono anche i colloqui individuali. Domanda di rito: «Dimmi i tre aggettivi che ti rappresentano». Jessica spiega di essersi raccontata così: «Riservata, con tanta voglia di imparare e scoprire, mi trovo bene in gruppo, so adattarmi». Chissà se ha fatto breccia nelle risorse umane...
De Paolo assicura che «più di qualcuno ci ha colpito, ne abbiamo individuati un bel numero». Conferma anche Stefania Marcolin, “candidate manager operations” di Adecco: «I ragazzi hanno colto subito la sfida, abbiamo incontrato persone brillanti e interessanti, sicuramente ci sono degli idonei».
Entro fine mese i risultati arriveranno sia a chi passerà alla fase successiva - un colloquio di approfondimento in cui i candidati conosceranno le posizioni che offre Eataly - sia a chi invece resterà a casa.
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