Il Porto Franco festeggia in marzo tre secoli di vita
Il 18 marzo 1719 l’imperatore Carlo VI ha istituito il Porto Franco di Trieste. Una “patente” che ha mutato il corso della storia della città e anche dell’impero d’Asburgo prima e dei mercati europei poi. In questi tre secoli, infatti, lo scalo giuliano ha avuto un ruolo fondamentale nelle relazioni commerciali tra Vecchio continente e Oriente. Basti pensare allo sviluppo dei traffici intervenuto con l’apertura del canale di Suez. La stessa fondazione di Trieste come la conosciamo oggi, a partire appunto dal XVIII secolo, dipende dalla scelta di Carlo VI e di Maria Teresa di eleggervi “il” porto dell’Impero. Un porto che ha attirato l’insediamento delle più varie e qualificate imprese economiche.
A partire dal 18 marzo, l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale ha in programma una serie di attività lungo l’intero corso del 2019, con un calendario di eventi che verrà divulgato nelle prossime settimane. «Un tratto di storia così lungo e denso merita di esser indagato e raccontato - spiega il presidente Zeno D’Agostino -. L’occasione dei 300 anni può e deve costituire l’opportunità di riflettere sulle peculiarità e sull’identità del porto e della città stessa in cui è inserito e di cui è motore economico da sempre. I grandi attori istituzionali e economici della città non mancheranno di avere parte in questo programma».
La modernità del disegno economico-politico immaginato tre secoli fa con il Porto Franco non è dunque un astratto omaggio al passato, ma una riflessione che vale anche per il porto di oggi e di domani e per le ulteriori strategie di sviluppo in via di attuazione. —
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