Il Porto di Venezia cede nuove crociere a Trieste«Vogliamo in cambio l’ingresso nel Terminal»

VENEZIA
Navi bianche «cedute» a Trieste in cambio dell’ingresso dei veneziani nella società triestina che gestisce crociere e traghetti. Si è delineato questo baratto nell’incontro che ieri a Venezia ha inaugurato la collaborazione tra le due città. Sandro Trevisanato, presidente del Venezia terminal passeggeri (Vtp) l’uomo che più sembrava avversare sullo specifico punto della collaborazione marittima, il patto sottoscritto dai sindaci Roberto Dipiazza e Massimo Cacciari, ieri ha sostanzialmente affermato che si trattava di una strategia imprenditoriale.


«Avevo detto che non possiamo regalare navi a Trieste ed è vero - ha dichiarato al termine del confronto mattutino - perché sono un manager e devo rispondere ai soci della mia spa, ma è altrettanto vero che Venezia è in overbooking che l’anno scorso abbiamo fatto un milione di crocieristi e sembravamo quasi al limite delle nostre possibilità mentre per il 2008 le previsioni sono addirittura di un milione e 200 mila». Il presidente aveva scritto una lettera a Cacciari in cui affermava che: «I progetti di Vtp sono diversi da quelli del Comune tanto che sono state avviate le procedure per portare in laguna anche le navi da 330 metri». Per farlo però bisognerà costruire un nuovo terminal, presumibilmente a Marghera con tempi molto lunghi, mentre il mercato crocieristico, ancora in fase esplosiva, non aspetta. «Una sinergìa concreta per i prossimi anni è dunque possibile - ha continuato Trevisanato - a patto che Vtp possa acquisire quote di Trieste terminal passeggeri, come del resto ha già fatto a Bari entrando in quella società terminalista».


«Se si agisce con rapidità c’è già la possibilità di portare a Trieste, in aggiunta a Costa e Msc, una terza grande compagnia che dal 2009 intende scalare l’Alto Adriatico, ma a questo punto bisogna verificare se Trieste terminal passeggeri (Ttp) è pronta con le proprie infrastrutture», ha commentato dopo l’incontro veneziano, con una punzecchiatura verso Ttp l’assessore alle politiche del mare Maurizio Bucci. «Siamo pronti - ha replicato Livio Ungaro, direttore di Ttp - con lo sbarco l’anno scorso di Msc abbiamo superato la prova del fuoco con soddisfazione della compagnia che annuncerà presto un rinforzo su Trieste, dal primo febbraio si libererà il magazzino 42 annesso alla Marittima, mentre l’allungamento della banchina è inserito nel Piano operativo triennale dell’Autorità portuale».


Deve essere la stessa Authority a decidere quando avviare la privatizzazione di Ttp (mantenendo al massimo il 49 per cento delle quote a fronte del 100 per cento di oggi) e quindi la palla torna alla Torre del Lloyd per cui è emersa la necessità di un incontro in tempi rapidi tra il presidente Claudio Boniciolli e lo stesso Trevisanato. Ttp è una società che sta diventando appetibile perché oggi gestisce tutti i parcheggi sulle Rive e sul Molo Quarto, le due Stazioni marittime e anche gli ormeggi del Molo Terzo in Portovecchio (traghetti per l’Albania) e il 57 alla radice del Molo Settimo.


Ieri all’incontro nella palazzina di Vtp, Bucci è stato accompagnato dal direttore d’area Edgardo Bussani e a presiedere la trattativa è giunto da parte veneziana lo stesso assessore alla mobilità Enrico Mingardi. Assieme a Ungaro c’erano anche il presidente di Ttp Franco Gerini e per Vtp oltre a Trevisanato, l’amministratore delegato Roberto Perrocchio e il direttore Graziano Cosmo. Poi in assessorato si è svolto un altro colloquio tra Mingardi e Bucci anche in vista dell’incontro del 6 febbraio a Trieste con le rispettive aziende di trasporto locale e Trenitalia. Si è trattata anche la questione di un collegamento con aliscafi Trieste-Venezia perlomeno settimanale. Secondo Bucci dovrebbero sovvenzionarla le due Regioni, a parere di Ungaro, perlomeno nella prima fase, i due Comuni.

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