Il porto di Fiume vede il rilancio traffici saliti del 13%

FIUME. Doveva essere l'anno del rilancio e i numeri in effetti sono confortanti. Il porto di Fiume ha registrato nel 2017 la movimentazione di 12 milioni di tonnellate di carichi liquidi e secchi, per una maggiorazione del 13% rispetto al 2016. L’incremento ha definitivamente gettato alle spalle la crisi e i suoi effetti negativi per l'emporio quarnerino, che guarda sì agli altri scali altoadriatici con invidia ma non più con rassegnazione.
A incidere sui carichi in arrivo e in partenza è stato in primo luogo l'Oleodotto adriatico Janaf, nell'isola di Veglia, che ha portato in dote al porto fiumano circa 8 milioni di tonnellate, con un aumento di 8 punti su base annua. I carichi secchi hanno raggiunto dunque quota 4,6 milioni di tonnellate, pari a un +20% rispetto ai dodici mesi precedenti. Si tratta di un risultato tra i migliori dell'ultimo decennio. Il risultato migliore è andato ai carichi alla rinfusa: al terminal di Buccari sono state movimentate un milione e 20mila tonnellate, cifra superiore del 71% rispetto all’anno precedente. Segno negativo invece per i carichi secchi in generale, con poco meno di un milione di tonnellate movimentate pari a un -3% su base annua: nel contesto vanno citate frutta (-39%) e prodotti metallurgici (-34%).
È stato un anno ottimo anche per i container: l'azienda concessionaria dello scalo fiumano in Brajdica, la Jadranska vrata (Porta dell'Adriatico) ha registrato 2 milioni e 70mila tonnellate, il 25% in più sul 2016. Inoltre – per la prima volta nella sua storia – Brajdica ha superato l'asticella dei 200mila Teu.
Il porto concorrente, quello di Capodistria, ha avuto risultati di gran lunga migliori in termini assoluti, anche se non si registra più la superiorità schiacciante che in passato portava a cifre del 300-400% maggiori rispetto a Fiume. L’emporio sloveno ha chiuso l'annata con 23 milioni e 360mila tonnellate, piazzando una maggiorazione di 6 punti. Come nel capoluogo quarnerino, così anche a Capodistria è stato rilevato un incremento per tutti i tipi di carico, fatta eccezione per quelli generali (-10%) e per le auto (-1%).
Il direttore dell'Autorità portuale di Fiume, Denis Vukorepa, ha sottolineato come per lo scalo quarnerino sia importante continuare su questa strada. «Siamo di fronte a un grande ciclo di investimenti per il porto fiumano – ha detto Vukorepa – e diventa dunque decisivo che i lavori mirati alla realizzazione di diversi progetti non influiscano negativamente sui carichi in arrivo e partenza. Sono convinto che il nuovo proprietario di maggioranza dell'azienda portuale fiumana Luka Rijeka, la polacca Ot Logistics, saprà attirare verso il nostro scalo ulteriori merci. Diamo però tempo ai polacchi di capire e adeguarsi ai mercati». Vukorepa ha rimarcato infine l'importanza che anche gli altri porti vicini abbiano conseguito risultati di rilievo, a conferma di una crescita del corridoio nordadriatico.
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