Il porto di Fiume inizia il raddoppio del molo container

FIUME. Finalmente al via la costruzione del secondo scalo contenitori a Fiume, quello di Riva Zagabria, che andrà ad aggiungersi alla struttura in Brajdica. Lo scorso weekend è arrivato da Brindisi...

FIUME. Finalmente al via la costruzione del secondo scalo contenitori a Fiume, quello di Riva Zagabria, che andrà ad aggiungersi alla struttura in Brajdica. Lo scorso weekend è arrivato da Brindisi il primo blocco di cemento che farà parte delle fondamenta del terminal, un “bestione” lungo 20,8 metri, largo 11 e alto 22,9 metri, pesante 4 mila tonnellate. A Brindisi ne saranno approntati complessivamente 4, gli altri 45 a Fiume, nelle immediate vicinanze di Riva Zagabria. «La realizzazione del progetto sta procedendo senza intoppi – parole del direttore dell’Autorità portuale fiumana, Vlado Mezak – e proprio qualche giorno fa la licenza edile per Riva Zagabria è diventata valida a tutti gli effetti, cosicchè entro la fine del mese dovremmo avere l’apertura solenne del cantiere, appuntamento al quale dovrebbero partecipare i massimi esponenti del governo croato».

Attualmente è in corso l’imbonimento dei fondali, mentre parallelamente possono essere avanzate le offerte per il futuro concessionario del terminal, concorso aperto fino al termine del 2014. I lavori di costruzione dello scalo, come da noi già scritto, sono stati affidati al consorzio italiano composto da CO.ED.MAR, Grandi Lavori Fincosit e Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro, per un investimento che sfiora i 71 milioni di euro. Sempre a detta di Mezak, esistono ottime probabilità di modificare il piano di finanziamento del terminal, che dovrebbe diventare operativo nella seconda metà del 2017. «Abbiamo la possibilità di candidarci all’ottenimento di contributi a fondo perduto da parte dell’Unione europea per l’apprestamento di ulteriori 280 metri del terminal, che andrebbero ad aggiungersi ai pianificati 400». Il cofinanziamento di Bruxelles toccherebbe addirittura l’85 per cento e ciò renderebbe Riva Zagabria ancora più appetibile per i potenziali concessionari. «I nostri piani - cocnlude il direttore - riguardavano la costruzione di 400 metri di banchina, mentre i restanti 280 avrebbero dovuto essere affidati al vincitore della gara. Crediamo che il prossimo febbraio avremo disco verde dall’Europa comunitaria per la fruizione dei mezzi a fondo perduto».

Andrea Marsanich

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