Il portalettere è in malattia e Lucinico resta senza posta

Forte disagio nella frazione: gli abitanti esasperati si rivolgono a Stabon, il presidente dell’associazione Lucinis e minacciano di ricorrere alle vie legali
Giovannini, Trieste 17/11/2007, Visogliano.
Giovannini, Trieste 17/11/2007, Visogliano.

Il postino si ammala, e Lucinico resta senza corrispondenza. Ha del clamoroso quanto sta succedendo in queste settimane nel borgo al di là dell'Isonzo, dove da circa un mese la posta arriva a singhiozzo (se arriva) nelle cassette dei cittadini che sono infuriati e minacciano di passare alle vie legali. La segnalazione arriva direttamente dagli abitanti del quartiere, che, esasperati, si sono rivolti al presidente dell'associazione “Lucinis” - e già numero uno dell'ex consiglio circoscrizionale – Giorgio Stabon.

«Ho ricevuto negli ultimi giorni una serie di segnalazioni da parte di cittadini imbufaliti – racconta -, perché a quanto pare la posta non arriva più a Lucinico. Sembra incredibile ma è così: non è ancora molto chiaro il motivo, ma da almeno un mese il postino non recapita più con puntualità la corrispondenza». Poste Italiane, interpellata, spiega che i ritardi sono legati all'infortunio che ha subito il portalettere di zona: a causa delle carenze di personale non è stato facile sostituirlo e i disguidi si sono moltiplicati. «Adesso però abbiamo provveduto a impiegare un portalettere esperto in sostituzione del dipendente in malattia – spiega ancora Poste Italiane -, e continueremo così fino a quando non potrà tornare al suo posto. Se ce ne fosse bisogno aumenteremo il personale, ma al momento non ci risultano giacenze». Al di là del disagio di dover attendere di più, e spesso inutilmente, per vedersi recapitare la posta, per qualcuno però il problema è stato anche molto più grave. C'è infatti chi ha ricevuto in ritardo un invito a una cerimonia, quando ormai questa era già passata, o chi si è visto recapitare bollette bollette scadute. «Abbiamo provato ad informarci sulle cause del problema, e pare ci sia carenza di personale – dice ancora Stabon -. Ma anche se si tratta di una situazione contingente, è inaccettabile che una comunità come quella di Lucinico resti scoperta da un servizi fondamentale».

«Il problema ha coinvolto circa un migliaio di cittadini, a Lucinico – spiega Paolo Domini, presidente della sezione locale dei donatori di sangue -, ed ho ricevuto personalmente diverse segnalazioni. Il fatto è molto grave. Sappiamo che Poste Italiane sta cercando di tamponare la situazione con delle sostituzioni, ma non vorremmo che nel corso dell'estate la cosa proseguisse. Per questo stiamo addirittura pensando di rivolgerci alla Procura per segnalare il danno subito”. Non è la prima volta che succedenegli anni scorsi, nell'ambito del processo di razionalizzazione e riorganizzazione della rete di uffici postali del territorio il servizio era stato parzialmente ridimensionato.

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