Il ponte sul canale già molto trafficato: 1500 persone all’ora
Per qualcuno è decisamente brutta dal punto di vista estetico ed inutile nella sua funzione. Per altri, al contrario, non impatta eccessivamente sul profilo architettonico del Canale di Ponterosso e risulta comoda per velocizzare il collegamento pedonale dal centro storico al Borgo Teresiano. Favorevoli o contrari alla passerella, un dato di fatto è però indiscutibile: sono in tanti ad attraversare il terzo ponte del Canale in questi primi giorni dal suo “battesimo”, sia pur non ufficiale, un po’ per necessità, un po’ per semplice curiosità.
In media, in quelle che sono le ore di maggior afflusso della giornata, vale a dire nel cuore della mattinata e nella fascia centrale del pomeriggio, sono circa 1500 i pedoni che transitano ogni ora sul ponte, con picchi che raggiungono quota 2000. E soprattutto, a prescindere da quello che sarà il nome ufficiale scelto per la passerella, per i triestini resterà sempre e comunque “ponte curto”. «Sono soldi buttati via: non dico che il ponte sia brutto ma è decisamente inutile», sentenzia Delia che va controcorrente rispetto a quella che è l’impressione della sua amica Mimma, secondo cui «la passerella si sposa bene con la linea del Canale». Un giudizio squisitamente tecnico arriva da Elisabetta: «La struttura in sé, per come è stata pensata, non sarebbe neanche male: il problema è che, inserita in questo contesto, stona parecchio». La mette invece sul piano scaramantico Chiara: «Questa passerella è nata davvero disgraziata, un po’ come il mitico Tram de Opicina: più che i lucchetti d’amore, credo che su questo ponte si dovrebbero appendere i cornetti rossi portafortuna».
Piero, che di professione fa l’avvocato e lavora in zona, è rimasto invece ben impressionato: «E’ la prima volta che attraverso il ponte e devo dire che, per quel che mi riguarda, è estremamente comodo e mi consentirà di risparmiare minuti preziosi». Diverso, a seconda dei casi, anche il modo di attraversare il ponte: c’è chi va di fretta, soprapensiero o impegnato a parlare al telefonino. Altri invece si concedono tutto il tempo per esaminarlo nei minimi dettagli, magari decidendo di percorrerlo un paio di volte, in entrambi i sensi di marcia. Ci passano tutti, dallo studente al pensionato, chi con la bicicletta, chi con gli amici a quattro zampe, mentre in tanti decidono di regalarsi una foto ricordo. Per Silvia «è una struttura utile, ma esteticamente era meglio la passerella provvisoria», mentre per la sua amica Anita «il problema sono stati i tempi lunghi per realizzarla: se la costruivano con i mattoncini del lego facevano prima». Maria Clotilde nel suo commento va giù duro: «E’ proprio brutto sia nella forma che nello stile e poi non ha nessuna utilità». Laura invece la pensa diversamente: «E’ una costruzione che si inserisce bene nel progetto di riqualificazione del Borgo Teresiano». Ma lo studente spagnolo Inaki, che passeggia insieme a lei armato di videocamera, spazza tutti i dubbi di sorta, con un giudizio tagliente, sintetico ma decisamente efficace: «No me gusta!».
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