Il Ponte di Veglia gratuito dopo 40 anni di pedaggi

Scatta lunedì 15 giugno il transito libero lungo la struttura lunga quasi 1,5 chilometri che dal 1980 collega isola e terraferma: era l’unica a pagamento in Croazia

VEGLIA A quarant'anni dall’inaugurazione della struttura, questo è l’ultimo weekend di transito a pagamento per il ponte che collega la terraferma e Veglia, la più grande delle isole adriatiche assieme a Cherso. Da lunedì 15 giugno sparirà il pedaggio per la struttura di 1.430 metri entrata in servizio il 19 luglio 1980 e chiamata da allora per un decennio “Ponte Tito”, come il colonnello che morì due mesi prima dell’inaugurazione.

Ponte di Veglia, annullato il pedaggio
Una panoramica del Ponte di Veglia già Ponte Tito storica infrastruttura quarnerina


Costruito grazie a un prestito estinto nel 1990, il ponte è stato per trent'anni l'unico a pagamento in tutta la Croazia. Le autorità croate hanno incassato in tutto questo tempo più denaro di quanto stanziato per manutenzione e riparazioni, ma hanno così fatto nascere un malcontento cresciuto negli ultimi anni nel Quarnero per la penalizzazione dei residenti rispetto a quelli di altre aree. Molte le iniziative di protesta che si sono susseguite, come quella dei biker quarnerini che in piena stagione turistica pagavano consegnando al casellante chili di spiccioli costringendolo a lunghi conteggi che di riflesso creavano code chilometriche.

Tra i partiti che negli ultimi tempi hanno fatto più pressione c’è stata l'Unione del Quarnero, formazione regionalista presieduta dal vice governatore della Regione fiumana, Marko Boras Mandić che di recente ha promosso una petizione online firmata da quasi 12 mila persone. In ringraziamento all’appoggio, tutti quanti nel fine settimana hanno versato i 4,62 euro per raggiungere Veglia tramite il ponte – e dunque sono stati gli ultimi a farlo – potranno entrare gratis ancora oggi nell'acquario-terrario di Veglia città esibendo lo scontrino, valido per un adulto e due bambini

L’annuncio della soppressione del balzello era stato dato nelle scorse settimane dal ministro croato della Marineria, Trasporti e Infrastrutture, Oleg Butković: la cancellazione della tariffa, aveva precisato il ministro, era stata resa possibile dalla fusione delle aziende pubbliche Autostrada Fiume–Zagabria e Società autostradale croata. Sui social network però in tanti hanno rilevato come la mossa del governo sia arrivata proprio a ridosso delle elezioni politiche previste in Croazia per il prossimo 5 luglio: un passaggio pensato dall’Hdz al potere a Zagabria a vantaggio dei residenti nel Quarnero e Gorski kotar, nella cui contea lo stesso partito di centrodestra è all’opposizione. —


 

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