Il ponte di Veglia festeggia i 35 anni e difende il record
FIUME. Fu inaugurato nel luglio del 1980, a poche settimane dalla morte dell’allora presidente della Jugoslavia, Josip Broz Tito. In 35 anni il ponte che collega l’isola di Veglia e la terraferma (ponte Tito fino all’indipendenza della Croazia) è stato attraversato da 75 milioni di veicoli e da 150 milioni di persone. Nonostante la sua età e il quotidiano contatto con il mare e la salsedine, la struttura lunga 1.309 metri appare in buona forma, bisognosa soltanto di regolare manutenzione. Come in effetti avviene ogni anno.
Da quel luglio di 35 anni fa, quando Veglia smise di essere un’isola per trasformarsi in uno dei tanti sobborghi di Fiume, il ponte difende un record tutto particolare: questa struttura in cemento armato ha le maggiori arcate al mondo costruite con metodi convenzionali. Sono due, con luci di 390 e 244 metri. Fino al 1980 Veglia era collegata alla terraferma grazie alla linea di traghetto Crišnjevo–Voz. Inutile dire che, soprattutto in estate, sia allo scalo vegliota di Crišnjevo sia in quello dirimpettaio di Voz si creavano code chilometriche, con attese che duravano ore. Ora durante l’alta stagione turistica la movimentazione quotidiana si aggira su una media di 30 mila veicoli. Ebbene, per smaltire una simile cifra tramite ferry, ci vorrebbero almeno sette giorni. Ecco dunque l’importanza del ponte di Veglia, che ora può essere raggiunto da Fiume in comodi 20 minuti d’automobile grazie al completamento della tangenziale.
Il gran traffico e l’opera erosiva causata dal sale costringono le autorità a effettuare annualmente interventi di risanamento: nel 2014 la concessionaria, la società autostradale Fiume–Zagabria, ha speso allo scopo tre milioni di kune (pari a 396 mila euro), quest’anno ne stanzierà 6,5 milioni (858 mila euro) e ha in programma di investire ulteriori 4 milioni e mezzo di kune (594 mila euro) fino al 2018.
Non sono pochi soldi, ma in effetti il ponte vegliota è una specie di bancomat: è l’unico a pagamento in tutta la Croazia e grazie al pedaggio consente di incamerare una cifra che si aggira attorno ai 50 milioni di kune (6 milioni e 700 mila euro) all’anno. Attualmente il pedaggio per le auto comporta l’esborso di 35 kune, circa 4,6 euro, andata e ritorno. Dal 2005 si paga tutto l’importo ai caselli in entrata dalla terraferma, cosicché al ritorno non serve acquistare un nuovo biglietto, né esibire quello vecchio.
Qualcuno, e non sono pochi, la fa legalmente franca, mettendo piede a Veglia da Cherso (tratta Smergo–Valbisca) e quindi attraversando gratis l’imponente struttura. Infine, l’argomento bora: il record, stabilito non molti anni fa, è di 240 chilometri orari, con un refolo che si portò via l’anemometro piazzato sul ponte.
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