«Il più brutto d’Italia»: l’albero di Staranzano sbaraglia i concorrenti

All’opera in pallet il primo premio del concorso di Radio2. L’assessore sta allo scherzo: «Ormai ci contavamo»
L’albero di Natale realizzato con i pallet a Staranzano
L’albero di Natale realizzato con i pallet a Staranzano

STARANZANO. Alla fine Staranzano ce l'ha fatta. L’ormai celebre "Albero-non Albero di pallet" costruito in piazza Dante dall’associazione Compagnia del carro, chiacchierato sui social, per la strada e nei bar, ha infine sbaragliato la concorrenza e si è aggiudicato il primo premio al “concorso” nazionale "Alberellum 2016", indetto dal programma radio "I Provinciali di Radio2" condotto dell'attore-presentatore Pif (Pierfrancesco Diliberto) e da Michele Astori.

A Staranzano l'albero di Natale più brutto, coi pallet? Il paese si divide
L'albero di pallet a Staranzano (Bonaventura)

È quello di Staranzano l’albero di Natale in provincia più brutto e imbarazzante del 2016. La singolare e scherzosa vittoria è stata annunciata in diretta al telefono all'assessore alla Cultura, Matteo Negrari, che un po' sorpreso ma altrettanto divertito ha appreso la notizia dai conduttori Rai.

Nello sprint finale, tra una cinquantina di “opere” segnalate in rete hanno lottato (si fa per dire) per la vittoria cinque alberi, definiti dai presentatori «molto, ma molto brutti»: in gara oltre a Staranzano c’erano gli alberi segnalati a Cusano (provincia di Benevento), Gardolo (Trento), all'aeroporto di Punta Raisi (Palermo) e a Montecorvino Rovello (Salerno).

La vittoria è maturata anche dopo che il popolo di Facebook aveva accolto l'invito di Negrari a votare e a far votare per Staranzano. Negli ultimi giorni, poi, si erano ulteriormente moltiplicati gli appelli sul web.

L'alberello di Cusano Mutri (Benevento)
L'alberello di Cusano Mutri (Benevento)

«Ci siamo quasi - spingeva Negrari stando al gioco - siamo tra i 5 finalisti. A questo punto votate tutti e arriviamo primi. Chissà, magari avremo questa definitiva ribalta nazionale. Se così fosse, contatteremo direttamente Pif e lo inviteremo a Staranzano per farci consegnare l'ambito trofeo».

L'albero di Gardolo (Trento)
L'albero di Gardolo (Trento)

Pif e il suo collega, ovviamente, hanno condito con battute e gag la fase finale delle votazioni, spiegando faceti che dopo le polemiche del referendum costituzionale «i candidati all'estero hanno già votato, non ci saranno ulteriori proteste» e «nessun elettore ha ricevuto doppie schede essendoci un comitato che ha verificato la bontà dei voti».

Così, a fine conteggio, ecco la "lieta novella": «Nel concorso l'#Alberellum2016 stravince Staranzano in provincia di Gorizia, con ben 820 voti all'albero "con le pallet" più discusso e condiviso del web. E ora tutti sotto a scattarsi un selfie».

E l'albero dell'aeroporto di Punta Raisi (Palermo)
E l'albero dell'aeroporto di Punta Raisi (Palermo)

Per la cronaca, ecco la classifica finale: al quinto posto Punta Raisi, al quarto Garzolo, terzo l’albero di Montecorvino, secondo quello di Cusano subito dietro al “nostro”, che è stato annunciato in pompa magna con il sottofondo musicale di “We are the Champion". In trasmissione, al telefono Pif ha chiesto a Negrari se fosse felice di avere nella sua città «l'albero più brutto d'Italia del 2016».

Montecorvino Rovella, Salerno
Montecorvino Rovella, Salerno

«Siamo orgogliosi di questa classifica. Ci stiamo divertendo tantissimo di questa situazione che ha animato Staranzano e tutto il nostro territorio. Oramai puntavamo su questa vittoria», ha risposto Negrari. Quanti abitanti hanno votato? «Tantissimi», ha aggiunto l’assessore. «L'importante è vincere il premio, non importa quale», ha aggiunto Pif annunciando essere in arrivo a Staranzano dieci magliette dei "Provinciali" per ricoprire tutto l'albero.

A denti stretti la Compagnia del carro di Staranzano sorride per la “vittoria”. Per il gruppo in piazza non c’è infatti un albero, ma un'opera artistica concettuale che si presta a diverse interpretazioni: «È una porta aperta - dicono - alle speranze del futuro della gente». Intanto, un premio è arrivato.

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