Il pirogassificatore alla Burgo allarma politici e ambientalisti

La giunta Pallotta, tenuta all’oscuro dell’operazione, chiede un incontro urgente. «La proprietà dello stabilimento venga a illustrare l’impianto in Municipio»
Lasorte Trieste 22/08/18 - Duino, Cartiera Burgo
Lasorte Trieste 22/08/18 - Duino, Cartiera Burgo

DUINO AURISINA «Abbiamo subito scritto una lettera ai vertici della Burgo, per chiedere che il progetto per la realizzazione del pirogassificatore nell’impianto di Duino sia illustrato in Municipio, in modo che l’amministrazione ne possa conoscere i dettagli». Walter Pertot, vicesindaco del Comune di Duino Aurisina, non ha perso tempo e, appena appresa la notizia dell’iniziativa della società di Altavilla vicentina, che già qualche settimana fa aveva inviato alla Regione la richiesta formale per avviare la procedura per la Valutazione d’impatto ambientale (più nota come Via), ha subito alzato la voce. Anche perché, nelle stanze del Municipio di Aurisina, avrebbero preferito essere coinvolti in prima battuta e direttamente dalla proprietà della Cartiera dell’avvio dell’iter, anzichè venire a conoscenza del progetto solo dalla lettera inviata dalla Regione “per conoscenza” agli enti interessati.

Un piccolo incidente diplomatico, insomma, che però evidenzia la tensione che si è creata sul territorio in relazione alla possibile realizzazione del pirogassificatore all’interno dello stabilimento. «Ho scritto alla Burgo anche a nome dei colleghi di giunta Lorenzo Pipan e Massimo Romita - ha precisato Pertot - ora attendiamo la risposta. È giusto che sia la commissione consiliare competente - ha concluso il vicesindaco - ad approfondire i dettagli del progetto».

Sull’argomento è intervenuta, pur essendo in ferie, anche Daniela Pallotta, sindaco di Duino Aurisina: «Da quando ci siamo insediati - ha sottolineato - abbiamo sempre seguito con attenzione tutte le problematiche della cartiera Burgo, dove sono da tempo a rischio un centinaio di posti di lavoro, chiedendo di partecipare ai tavoli della Regione. Qualsiasi scelta - ha aggiunto Pallotta - dovrà essere in ogni caso rispettosa dell’ambiente».

Molti drastica la posizione degli ambientalisti. «Il pirogassificatore tratta termicamente gli scarti della lavorazione della cartiera – hanno scritto in un comunicato “Lista per il Golfo” e “Verdi” - evitando così gli insostenibili costi di uno smaltimento esterno. Il pirogassificatore è equiparato a un inceneritore. Inoltre anche il processo di rottura termica, cioè la scissione pirolitica del materiale di partenza porta non solo a una dissociazione molecolare, ma anche a una riassociazione di nuovi composti chimici, con caratteristiche imprevedibili. La Cartiera - hanno concluso i portavoce delle due realtà ambientaliste attive sul territorio - è al centro di un sistema ambientale che comprende il Carso, le Terme Romane e il Timavo, il cui equilibrio deve essere attentamente salvaguardato». —


 

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