Il pipistrello, quasi un animale domestico

Conferenza a Borgo Grotta Gigante sulle capacità del volatile come divoratore di insetti
Bumbaca Gorizia 23.08.2010 Cormons, agriturismo con pipistrelli - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 23.08.2010 Cormons, agriturismo con pipistrelli - Foto di Pierluigi Bumbaca

PROSECCO

Combattere le odiose zanzare del proprio giardino e offrire un rifugio ad un animale a rischio estinzione: ecco l'operazione messa in atto con l'acquisto di una batbox, la speciale scatola progettata dall'Università di Firenze come “casa del pipistrello”. È importante sapere da subito che non sono topi con le ali, non portano malattie, non succhiano il sangue e non si attaccano ai capelli. Accettarli, invece, come vicini di casa può essere determinante per la loro sopravvivenza. Ricorre quest'anno l'Anno del Pipistrello, mammiferi di importanza chiave a livello ecologico e per l'agricoltura, in quanto formidabili cacciatori di insetti, ma in stato di forte declino. In questa occasione e per iniziativa dell'Onu e dell'Accordo per la conservazione delle popolazioni di pipistrelli europei (Eurobats), sono stati attivati in Italia e in tutto il mondo progetti di tutela e ricerca. All'interno di questo progetto si è tenuta al Centro accoglienza dei visitatori della Grotta Gigante la conferenza dal titolo: “Pipistrelli anti-zanzara? Verità e bugie sui mammiferi alati”, nella quale il naturalista e già direttore dei Civici musei scientifici di Trieste Sergio Dolce ha illustrato la situazione aggiornata sul calo delle popolazioni di pipistrelli, descrivendo inoltre il loro ciclo biologico e il positivo risvolto ambientale del quale sono causa. «I pipistrelli sono essenziali a livello ecologico: possono divorare migliaia di insetti per notte, limitando così l'esigenza di utilizzare insetticidi nocivi. Da altri gruppi dipende la dispersione dei semi della frutta e l'impollinazione dei fiori. «E' importante tenere conto delle abitudini degli animali nel conservare i loro rifugi naturali e, in secondo luogo, crearne di artificiali», prosegue Dolce, introducendo il progetto delle batbox: «La scatola deve essere in legno, senza collanti e coloranti nocivi, alta e stretta per consentire lo spazio idoneo al pipistrello a riposo e va installata a 4 metri da terra, fissandola sul muro o su un albero». L'operazione ha riscosso un grande successo. I pipistrelli, inizialmente diffidenti, si sono poi abituati alle loro nuove casette urbane. Alessio Fabbricatore, direttore della Grotta Gigante e presidente dell'Associazione grotte turistiche italiane, saluta gli ospiti ricordando, al di là della lotta alle zanzare, l'importanza di proteggere i mammiferi volanti.

Vanessa Maggi

Riproduzione riservata © Il Piccolo