Il pignarûl di Montesanto porta buone notizie: sarà un 2019 positivo

Bumbaca Gorizia 05-01-2019 Pignarul Montesanto © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 05-01-2019 Pignarul Montesanto © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



Le fiamme sono salite alte nel cielo gelato tra Gorizia e Salcano, e il fumo, bontà sua, si è diretto a ovest: buon presagio per un 2019 positivo, fa sapere chi ne sa. Sono arrivate solo belle notizie per i goriziani dal Pignarûl di Montesanto, che non solo si è confermato una grande festa sempre più amata e partecipata dalla gente (le presenze sono state stimate oltre quota 1.500), ma per gli amanti della tradizione ha espresso pure un auspicio favorevole per i dodici mesi che verranno.

Poco importa che, in tal senso, il grande falò epifanico delle Casermette sia praticamente una garanzia, visto che da quelle parti il vento tende ad arrivare regolarmente da est. Quel che conta è lo spirito, positivo e propositivo, con cui anno dopo anno tantissime persone si ritrovano per portare avanti una tradizione antichissima e in qualche modo festeggiare insieme l’inizio di un nuovo anno. All’insegna della comunità.

Nel 2018 a Gorizia il pignarûl era mancato, per una serie di sfortunati intoppi burocratici e organizzativi, ma quest’anno l’associazione di quartiere Comunità Montesanto-Piazzutta ha fatto di tutto per riprendere il cammino, ed è riuscita così a dar vita sabato sera alla quinta edizione della festa. La cornice è stata sempre quella dell’area verde delle Casermette, a due passi dal confine con la Slovenia, dove è stata allestita una catasta di legna alta circa otto metri e larga nove, incendiata poi con il fuoco benedetto dal parroco don Paolo Bonetti.

La manifestazione è partita un po’ a rilento, probabilmente a causa del gran freddo che ha suggerito alla maggioranza di uscire di casa solo all’ultimo minuto, ma, una volta decollata, è stata un autentico successo. «All’inizio quasi temevamo che venissero poche persone, ma poi un po’ alla volta tutti sono arrivati, tanto che abbiamo scelto di aspettare qualche minuto in più prima di accendere il pignarûl proprio perché il flusso di spettatori non si fermava – spiega Lorenzo Martini, presidente dell’associazione Comunità Montesanto-Piazzutta -. E alla fine abbiamo superato le 1.500 presenze, per una festa che è riuscita benissimo». «C’è stato spazio per tanti brindisi e momenti conviviali, prima e dopo l’accensione del fuoco, con il fumo che ci ha portato anche una bella notizia e tanta speranza per l’anno appena iniziato», prosegue Martini, aggiungendo: «Mi preme ringraziare tutti quelli che hanno sostenuto la nostra iniziativa, a partire dal Comune di Gorizia per arrivare alla Protezione Civile e all’associazione La Salute di Lucinico. È grazie a tutti che la manifestazione è andata come meglio non avrebbe potuto».

E se il falò ha scaldato l’atmosfera e le suggestioni hanno scaldato i cuori, a ristorare lo stomaco hanno pensato i chioschi, attivissimi. Nel corso della serata sono stati distribuiti 130 litri di jota e 40 kg di fagioli in tecia (offerti dall'associazione Riva e Borgo Castello), 30 litri di minestrone, 20 pizze, 20 panettoni, 180 litri di vin brulè e una miriade di bicchieri di brulè di mela analcolico, visto che tra il pubblico particolarmente numerose erano le famiglie con bambini, arrivate da tutta la città ma anche dalla Slovenia. Il tutto mentre sui social network già iniziavano a girare decine di foto e di video del grande pignarûl, ritrovato protagonista dell'Epifania goriziana. —



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