Il Pedocin riapre in anticipo
TRIESTE Prove tecniche di stagione balneare. Lo stabilimento “La Lanterna”, anzi, il “Pedocin”, da oggi 1 aprile cambia volto, mantenendo il passo popolare riproponendosi al pubblico nella sua versione completa, dotato cioè di servizi igienici e con la presenza sul campo di assistenti per i bagnanti. L’estate sembra ancora lontana ma di fatto, con l’arrivo della Pasqua, l’ipotesi di tuffo al Pedocin sarà quindi possibile e con ben un mese di anticipo rispetto alle tabelle stagionali di marcia che avevano caratterizzato le annate precedenti. Per tutto l’arco del mese di aprile, i servizi saranno attivi nei fine settimana, nelle giornate del sabato e della domenica, dalle 10 alle 17, e straordinariamente anche nella festività di mercoledì 25.
Il Pedocin quindi non si tocca. Devono aver pensato così sia la Capitaneria di Porto che il Comune di Trieste, concertando nuove proroghe e persino qualche ritocco di puro colore portato sulla parte esterna, tema quest’ultimo legato agli interventi sotto forma di murales frutto del progetto giovanile “Chromopolis – La città del futuro”. Insomma, da oggi attorno all’unico muro invalicabile in Europa si fa sul serio, anche se anche nei mesi precedenti gli stoici non sono certo mancati all’appello, specie per quanto riguarda il lido femminile, la zona da sempre più popolata e “chiassosa” dello stabilimento, mai disertata del tutto anche durante i rigori autunnali. «Ben venga questa novità introdotta proprio a Pasqua – ha infatti sottolineato Patrizia Pozzuolo, emblema delle fan irriducibili del Pedocin – sia chiaro, anche in inverno, come del resto da anni, non mi sono mai fatta mancare delle puntate alla Lanterna, fatta eccezione in occasione di qualche tipico malanno di stagione o in giornate di Bora particolarmente forte. Purtroppo, considerando anche l’età media di molte delle frequentatrici, l’assenza di servizi igienici può risultare sconveniente, per cui abbiamo avvertito una certa latitanza rispetto alla frequenza abituale durante il periodo non estivo. Di quante? Diciamo che lo “zoccolo duro” si aggira attorno alla trentina».
In quanti battezzeranno il Pedocin nel segno della Pasqua? Il barometro non esorta alla missione e propone piuttosto un ombrello ben in vista: «Io sono dell’avviso di una Pasqua possibilmente all’aperto – torna alla carica Patrizia Pozzuolo – e per me anche il Pedocin può rappresentare una alternativa alla festa. Il tempo di stare con la famiglia e con i nipoti ma se la giornata regala anche un piccolo raggio di sole, beh, credetemi, io non ho dubbi a riguardo...». Già, nessun dubbio, anche perché da oggi crollano le scuse del caso: toilette (ri)aperte e bagnini in agguato.
A proposito di bagnini. A fornire assistenza ancora per un mese abbondante, ci penseranno gli operatori della Cooperativa Orizzonti di Udine, guidata a Trieste dall’altro veterano dei salvataggi, Eugenio Bartoluccio. Da maggio i giochi in tal senso si riapriranno, grazie al varo del nuovo bando pubblico valido per aggiudicarsi la gestione del Pedocin e di qualche altro stabilimento della provincia. Nessuna novità invece all’orizzonte sul fronte del costo del biglietto, destinato pare a restare di 1 euro per l’entrata giornaliera, con ulteriori forme in chiave di abbonamento mensile o stagionale.
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