Il Pdl separa Tondo da Menia e Zamparini

I finiani di Fli e il Movimento per la gente diffidano dei berlusconiani, non del governatore. L’imprenditore vicino a Bandelli
Di Marco Ballico

UDINE. Ad Aiello, in casa Zamparini, si mangiano piadine romagnole. Cucina la moglie del patron del Palermo calcio, che è di quelle parti. In tavola compaiono anche i vini fatti proprio da Maurizio Zamparini, i dolci siciliani, la grappa di basilico. Un secondo incontro, dopo quello di venerdì, con Un’Altra Regione, presenti il presidente Franco Bandelli, il vice Michele Zanolla, la consigliera regionale Alessia Rosolon. Le trattative sono serrate, il clima viene riferito «più che buono», l’accordo elettorale sembra decisamente vicino, perché i programmi del partito che il primo dicembre festeggerà a Udine un anno di vita coincidono con le idee dell’imprenditore. Ma dai “bandelliani”, a prevenire un’eventuale tentazione di Zamparini, arriva a chiare lettere il “no” alle prove di alleanza con il Pdl, una netta presa di distanza che ieri ha trasmesso pure Roberto Menia. Il coordinatore nazionale di Fli ribadisce che il progetto politico futurista in vista della tornata elettorale della prossima primavera è quello della Lista per l’Italia, tracciato assieme all’Udc. Quanto al Pdl, «se ne potrà discutere solo se si dovessero creare le condizioni di un vero rinnovamento e si prendesse coscienza del fatto che quella di un nuovo governo Monti è la strada giusta per fare uscire definitivamente l’Italia dalle secche in cui si è arenata».

Il problema è il Pdl e non Renzo Tondo, chiarisce anche “Un’Altra Regione” a Zamparini, che stima il governatore carnico e appoggerebbe una sua lista «ma solo nel segno del rinnovamento». Insomma, ciò che conta sono i nomi dei consiglieri. Mai con colleghi di viaggio che siano riciclati dal Pdl o assessori esterni da rimettere in pista, condividono il padrone di casa e la delegazione di Bandelli. Il messaggio a Tondo è quello di avere il coraggio di fare con il Popolo del Friuli Venezia Giulia un’operazione di reale rinnovamento. Altrimenti non se ne farà nulla e Un’Altra Regione, con il supporto di idee e risorse del “Movimento per la gente” di Zamparini, andrà per la sua strada, con l’ex assessore candidato presidente alla Regione. Nei prossimi giorni, a meno di sorprese, l’imprenditore di Sevegliano scioglierà le ultime riserve e sottoscriverà l’intesa con i bandelliani. Zamparini ha promosso il progetto che gli è stato sottoposto ieri. È convinto che sia la strada giusta per una regione così come la vorrebbe il “Movimento per la gente”. Ne ha parlato pure al telefono con Ferruccio Saro. Il senatore del Pdl, sempre al lavoro su vari fronti, di sicuro uno che le informazioni le ha sempre di prima mano, conferma che l’imprenditore, un amico di lunga data, lo ha chiamato ieri mattina, gli ha chiesto qualche consiglio, si è confrontato con le sue posizioni. Ma, secondo Saro, è ancora presto per definire le posizioni: «I veri giochi si faranno forse in prossimità del Natale».

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