Il Pdl locale indica Tononi candidato sindaco
Dipiazza polemico: dietro c’è il solito burattinaio. Trovata la sintesi sull’ex aennino votato all’unanimità con la sola astensione di Facchettin
Piero Tononi
TRIESTE
. Fra Roberto Antonione e l’opzione “camberiana”, con Giovanni Battista Ravidà e Piero Camber in prima fila, ecco la busta numero tre. Quella scelta ufficialmente dal coordinamento comunale del Pdl, che prima prepara il contenuto, poi la chiude e infine la apre. Esce così il nome del candidato sindaco indicato ai competenti organi del partito: il prescelto è Piero Tononi, consigliere regionale e vicecoordinatore provinciale dei berluscones.
Un nome a sorpresa: l’ex aennino diventa così l’“uomo di sintesi” con cui i vertici cittadini del Popolo della Libertà mirano a mettere la parola fine alle beghe interne e sul quale chiedono «convergenza collegiale». Questo dice il documento votato all’unanimità ieri dalla costola comunale pidiellina, con la sola astensione prima del voto di Maurizio Facchettin, fedelissimo di Antonione. «Ho evidenziato come non fosse né il luogo né il modo di discutere di una simile questione», ha voluto rimarcare Facchettin in serata.
Dovranno ora esprimersi il coordinamento provinciale, che difficilmente potrebbe dire di no alla candidatura del proprio “numero due”, e quello regionale, pronto a radunarsi lunedì. Infine, toccherà al Comitato di coordinamento nazionale dire l’ultima parola. Mossa politica anti-Antonione? Scelta volta a mettere fine, almeno per un po’, alle voci da toto-candidato? Di certo, un’opzione che ha sorpreso e spiazzato molti degli attori della scena politica locale. Tononi, ex braccio destro di Roberto Menia, ne ha di fatto preso il posto all’interno del Pdl alla guida della componente ex An dopo il passaggio del deputato fra le fila di Fli: è lui che tiene i contatti diretti con il quartier generale romano, oggi. Con il capogruppo Pdl in Senato Maurizio Gasparri e con il ministro Ignazio La Russa. In Regione, nel cui Consiglio siede dal 2008, appare poi granitico l’asse con gli altri tre consiglieri triestini del partito: Piero Camber, Maurizio Bucci e Bruno Marini, scudieri del senatore Giulio Camber.
Ma, anche se appoggiata, quella di Tononi - già assessore in Provincia e anche in Comune - è una candidatura non marcata Camber. Strategicamente, il Pdl locale ha in questo modo messo con le spalle al muro Roberto Antonione, chiamato ora a fare la prossima mossa se davvero motivato a scendere in campo come candidato sindaco. Una mossa che potrebbe portarlo a vestire i panni dell’apice di un asse indipendente composto anche - si vocifera - da Roberto Dipiazza, di cui Tononi è stato assessore, e proprio dal “finiano” Roberto Menia.
Il coordinamento comunale pidiellino ha così cestinato l’esito del sondaggio (commissionato dal Pdl regionale) che avrebbe dovuto dare una risposta definitiva sulla candidatura, motivando la soluzione-Tononi con «l’impegno personale e ultra decennale nell’interesse esclusivo dell’odierno Pdl e della coalizione», recita un altro passaggio del documento, che richiama anche alla risoluzione dell’ottobre scorso con cui il coordinamento provinciale di fatto aveva stigmatizzato le adesioni di alcuni componenti del partito ad altri movimenti politici (come nel caso di Bandelli e Rosolen con Un’altra Trieste). Nelle premesse del testo, anche la constatazione della «non disponibilità» alla candidatura di soggetti inclusi nel sondaggio stesso: tutti gli indizi, nella fattispecie, portano a Maurizio Bucci e Piero Camber.
«Il nostro è un parere non vincolante - spiega Fulvio Sluga, coordinatore comunale del Pdl - ma anche un segnale politico. Tononi è una persona sempre rimasta fuori dalle contrapposizioni locali». L’operazione è maturata nelle ultime 48 ore. «Sono lusingato - sono state invece le prime parole di Piero Tononi dopo la diffusione della notizia -. La mia è una candidatura di squadra, pronta ora ad andare avanti».
E Roberto Antonione? «Alcune scelte si commentano da sole - commenta il deputato che il premier Berlusconi vedrebbe bene come candidato sindaco a Trieste -. Il coordinamento comunale smentisce quello regionale del partito, che aveva affermato di voler decidere in base al sondaggio. Osservo il tutto con un certo imbarazzo e spero che il risultato finale non ne sia inficiato. Se mi candiderò ugualmente in caso di conferma per Tononi? Rispondo con una domanda: può essere Tononi il candidato sindaco del Pdl?».
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